'L'Italia ha una relazione privilegiata con l'Ifad', così il ministro Angelino Alfano, in una nota apparsa sul sito web del ministero degli Affari esteri, dopo l'incontro con Gilbert Houngbo, presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo. La sede centrale dell'organizzazione è in terra italiana, precisamente a Roma, e c'è piena condivisione di strategie e valori nell'ambito della lotta alla fame e alla povertà, puntando senza mezzi termini a uno sviluppo sostenibile. Il titolare della farnesina si è soffermato sulle priorità dell'Italia relative all'importante tema, in vista del rinnovo dell'accordo di partenariato con l'Ifad.

L'impegno in 181 Paesi

Risale al 1977 la fondazione dell'Ifad, agenzia specializzata delle Nazioni unite, per l'incremento delle attività agricole in tutti i Paesi membri. L'area di azione comprende 181 Stati. Attenzioni puntate sulle popolazioni in via di sviluppo, dall'Asia all'Africa meridionale, dall'America latina al Vicino oriente. Tra le principali iniziative dell'Ifad - acronimo di International fund for agricultural development - emerge la creazione di piattaforme di collaborazione tra enti pubblici e privati per la definizione delle politiche di riferimento.