Purtroppo non ce l'ha fatta Simona Tirendi. La donna si è spenta giovedì scorso all'ospedale di Cittadella, in provincia di Padova. Andiamo a ricostruirne la storia dal triste epilogo. La donna veneta nel 2013 aveva partorito in coma al sesto mese di gravidanza. Nell'ottobre prossimo avrebbe compiuto 35 anni. Era affetta dall'encefalopatia, ovvero una variante del morbo di Creutzfeldt-Jacob, più noto come sindrome della mucca pazza.

Simona Tirendi: la scoperta del morbo quando è incinta del secondogenito

Siamo nel dicembre del 2012. Ed è proprio all'epoca che risalgono i primi sintomi dell'encefalopatia.

La donna entra in coma quando è incinta del secondo figlio al secondo mese di gestazione. Nonostante la progressione della terribile malattia, riesce a mettere al mondo il piccolo che nasce a sei mesi con un taglio cesareo, resosi necessario a causa di una insufficienza placentare. Il papà decide di chiamarlo Francesco come il Santo Padre, in quanto la sua nascita ha qualcosa di miracoloso. Purtroppo il suo piccolo cuore cessa di battere dopo soli sette giorni. Il decesso è provocato da una crisi respiratoria innescata da una insufficienza polmonare. La mamma non ha mai potuto vederlo, neanche per un attimo.

Simona Tirendi: il ricordo del fratello sui social

L'annuncio del decesso è stato dato proprio dal fratello Vincenzo, che su Facebook ha voluto ricordare la sorella con un messaggio commovente: "Simona si è spenta con eleganza e coraggio, la guerra che ha combattuto per cinque anni l'ha persa con dignità fino alla fine".

Morbo della mucca pazza: cos'è

L'encefalopatia spongiforme bovina è una sindrome degenerativa del cervello che è stata diagnosticata per la prima volta in Inghilterra nel 1986. Colpisce i bovini ma può trasmettersi anche all'uomo. A partire dagli anni '20 è stata identificata nell'uomo una variante della Bse nota come sindrome di Creutzfeldt-Jacob che colpisce le persone anziane oltre i 60 anni.

Stando all'ipotesi prevalente da parte dei ricercatori, la malattia non corrisponde a una infezione trasmessa con un virus o un batterio, in quanto l'agente infettante è una particella proteica detta prione. Il prione si accumula nel cervello andando a formare delle placche. La malattia, il cui esito è mortale, esordisce con problemi di ordine psichico, ad esempio depressione e ansietà. Con l'avanzare della stessa, si perde la coordinazione nei movimenti, fino ad arrivare alla paralisi.