La capitale d'Italia si ritrova in piena emergenza idrica: sembrerebbe un paradosso ma non lo è, Roma, come gran parte d'Italia, sta infatti attraversando un periodo particolarmente siccitoso. Il vero problema, però, consiste nell'inadeguatezza della rete idrica che sta portando, già a luglio, ad invocare emergenze o allerte idriche.

Roma possiede tre riserve idriche, tra cui quella più citata in questi giorni è il lago Bracciano. Trattasi di un lago di origine vulcanica ed è posizionato a nord di Roma: è il sesto lago italiano per profondità con una superficie di 56.5 chilometri quadrati.

Il lago non presenta fiumi immissari, ma solo un piccolo emissario, il fiume Arrone. La profondità massima del lago dovrebbe oscillare intorno ai 160 metri, ma la profondità diminuisce sempre di più ed il vero problema è proprio questo: il lago si sta prosciugando. La capitale difatti, continuando ad attingere acqua dal lago Bracciano, lo sta letteralmente consumando.

Roma: da città degli acquedotti a città senza acqua

Gli antichi romani avevano reso Roma capitale del mondo e tra le tante innovazioni gli acquedotti rappresentano un vanto di quella civiltà. Ancora oggi non si fa altro che utilizzare un buona misura la loro antica rete idrica, naturalmente con i dovuti accorgimenti odierni. La domanda che sorge spontanea è come mai, allora, Roma si ritrovi in emergenza idrica.

Uno dei motivi è che questa primavera è stata davvero povera di piogge. Anche l'inverno ha contribuito in maniera negativa. Ma il vero motivo è l'inadeguatezza della rete idrica: infatti un'alta percentuale d'acqua viene dispersa per perdite, nel suo percorso dalla sorgente alla destinazione. C'è chi sottolinea inoltre come nella capitale siano presenti fontane a "canna libera", ovvero sempre aperte, e che quindi rappresenterebbero un spreco.

Il problema è che la capitale d'Italia non può pensare di usare come riserva idrica un lago per vari motivi tra cui la salvaguardia dell'ecosistema del lago fino all'efficacia della riserva idrica. Non si può pensare di andare avanti "prosciugando" un lago: da oggi infatti la capitale non attingerà più acqua dal lago Bracciano.

Il risultato è che Acea ha deciso che dal 28 luglio l'acqua verrà razionata. Ciò comporterà che per otto ore i cittadini della capitale rimarranno senza acqua. Tutto questo avverrà con un sistema di turni, quindi un sistema a rotazione.