Che nel mondo avvengano fenomeni curiosi è dato noto. Basti pensare all'ultima trovata giapponese di un bar dedicato solo ai peluche. Tuttavia anche qui da noi in Italia avvengono fenomeni interessanti. Uno di questi è certamente l'esperienza di Rosario Marcianò, fondatore del sito Tanker Enemy e gestore dell'omonima pagina Facebook.

Proprio sulla sua pagina Facebook, Rosario, ricercatore indipendente, comunica che il procedimento 1848/14 presso il Tribunale di Lanciano si è risolto con un'assoluzione. Ma qual era l'imputazione? E soprattutto, perché Rosario Marcianò ha all'attivo un numero di procedimenti penali da far invidia a uno dei peggiori criminali?

Lo raggiungiamo al telefono e lo chiediamo proprio a lui.

Intervista a Rosario Marcianò

Rosario, ci spieghi cosa cerchi di dimostrare con le tue ricerche?

Dopo dodici anni di divulgazione e di ricerche, non penso ci sia da dimostrare ancora alcunché. In questi anni abbiamo raccolto diverse prove che dimostrano in maniera inequivocabile come le operazioni di geo ingegneria clandestina sarebbero state consegnate all'aeronautica civile. Questo è dimostrato da documenti ufficiali, anche della Nato, con tanto di mappe. Il carburante utilizzato, secondo noi, sarebbe additivato con elementi neurotossici, usati in quanto igroscopici ed elettro conduttivi. Ne abbiamo avuto la dimostrazione dopo che la dottoressa Ulrike Lohmann, una studiosa delle nubi svizzera, ha confermato la presenza di 16 metalli neurotossici negli additivi dei carburanti Jet a1, cioè quelli di uso civile.

Per cosa sei stato processato e poi assolto presso il Tribunale di Lanciano?

I procedimenti a mio carico sono molti. Questo in particolare riguardava il reato di diffamazione per una conversazione che io avrei postato da casa mia su FB offendendo un noto meteorologo del Cicap. Io non ero nemmeno a casa in quel momento, tanto che da FB ho ricevuto una notifica di violazione del mio account, come ho rappresentato.

E per questo reato sono stato assolto. A mia volta ho denunciato la Procura di Lanciano per alcune violazioni come quelle avverso gli articoli 415 bis e 416 del c.p.p., in quanto mi è stato negato l'interrogatorio di garanzia. Ero inoltre senza avvocato, essendo il mio deceduto da due anni e non essendomi stato notificato il nome del sostituto d'ufficio.

I giudici a mio avviso devono aver recepito la situazione, tanto che la sentenza di assoluzione è arrivata in pochi minuti. Ringrazio in particolare Chiara Speranza per aver rappresentato benissimo queste eccezioni alla Procura.

Continuerai a chiedere risposte su un fenomeno che oramai non si può più ignorare e sul quale tantissime persone chiedono spiegazioni?

Certo che continuerò. Bisogna rendere edotta la popolazione di quello che sta succedendo. Io vado avanti a testa bassa. Non ho niente da perdere.

Rosario Marcianò ringrazia nella sua comunicazione Chiara Speranza, raggiunta per una dichiarazione.

Intervista a Chiara Speranza

Chiara, chi sei nella vita?

Sono Maria Cristina di Vasto, Abruzzo, attivista contro le scie chimiche dal 2007, canale youtube mcc137.

Perchè Rosario ti cita a proposito del processo in questione? Vedo che sulla tua pagina Facebook invitavi quante più persone a raggiungerti.

Il processo è stato lungo perchè c'erano tante cause, io sono arrivata in Procura alle 9.00 di mattina insieme ad altre persone, altre anime, e sono rimasta sino alla comunicazione dell'assoluzione che è arrivata intorno alle 15.30. Ho parlato sia con il pm che con l'avvocato della difesa d'ufficio.

Perchè tu, come tante altre persone, ti sei data tanto da fare in questo caso?

Mi sono data da fare perché siamo uno, se toccano uno ci toccano tutti.

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