Il problema dell'immigrazione è sempre più grave. Sono decine di migliaia i profughi giunti lungo le coste italiane nelle ultime settimane: di questo passo, entro la fine dell'anno si batteranno tutti i record di sbarchi. Al contempo, è bene sottolineare come in altri Paesi europei l'afflusso di migranti sia più basso di un decimo rispetto a quanto avviene in Italia. Una volta giunti sulla penisola, i profughi vengono rifocillati, accuditi (visite mediche e psicologiche) e trasportati in strutture ricettive che gli garantiranno la pensione completa.

La rivolta in provincia di Messina

In un comune della provincia messinese c'è un sindaco che si è schierato apertamente e fisicamente contro l'arrivo di nuovi profughi. Vincenzo Lionetto Civa, sindaco di Castell'Umberto, ha lanciato un appello su Facebook. Ha invitato i suoi cittadini a recarsi di fronte ad un albergo in disuso, individuato dal prefetto per ospitare i profughi. L'intenzione del primo cittadino era quella di piazzare una serie di automobili di traverso, per bloccare l'ingresso della struttura. La situazione è dunque molto complessa, con il sindaco che sostiene che l'hotel è inagibile, senza acqua né luce, e con morosità nei confronti della cittadina dal 2012. La Prefettura, dal canto suo, ha replicato sostenendo che si tratta di una sistemazione dettata dall'emergenza e non definitiva.

Il primo cittadino ha spiegato come il Prefetto, con un atto unilaterale e senza informare le autorità locali in tempi consoni, abbia predisposto il trasferimento di 30 migranti nell'albergo "Il Canguro". Lionetto Civa, inoltre, ha scritto che si sarebbe fin da subito recato sul posto indossando la fascia tricolore e che, con la sua auto, avrebbe bloccato fisicamente il passaggio.

La prefettura, chiamata in causa, ha chiarito che la struttura non si trova nel territorio di Castell'Umberto ma in quello di Sinagra, negando così la legittimità della protesta da parte dell'amministratore del comune.

In arrivo migliaia di profughi

Gli sbarchi non si fermano: in arrivo ci sono altri 1.500 profughi nei porti di Corigliano Calabro e Bari.

Navi battenti bandiere di altre nazioni scaricano lungo le nostre coste centinaia di migranti ogni settimana: l'ultima, in ordine di tempo, è stata la nave HMS Echo della Marina britannica, che ha trasbordato 640 persone in Puglia. In Calabria, invece, è approdato un natante tedesco con 923 persone a bordo. Tra i profughi ci sarebbero anche gli scafisti, con la polizia che sta cercando di individuarli; attualmente i sospetti sono ricaduti su 2 egiziani. Nel frattempo, il tribunale di Palermo ha condannato a 8 anni e mezzo e al versamento di una multa di diversi milioni di euro un tunisino resosi responsabile, nel 2015, di una traversata lungo il Mediterraneo di 750 persone.