Nella giornata di ieri c'è stato il voto per l'Assemblea costituente in Venezuela, tanti sono stati i dissidenti che hanno provocato tanti scontri in piazza, ci sono almeno 16 morti. I dati ufficiali parlano di un'affluenza alle urne del 41,5%, però c'è da dire che secondo l'opposizione c'è stata un'astensione dell'87%. Inoltre, la maggior parte dei paesi americani, ha deciso di non riconoscere l'esito dello scrutinio, in quanto come affermando gli Stati Uniti: "È stato fatto un passo verso la dittatura." Al contrario queste le parole del nuovo presidente Maduro: "Passo importante verso la rivoluzione".

Scontri e proteste in piazza

L'opposizione è scesa in piazza e ha dato vita a proteste e violenti scontri, in quanto considerano questo voto, un colpo di stato di Maduro. Quindi, nonostante il divieto imposto dallo Stato di manifestare in questo giorno, gli oppositori sono scesi in piazza e hanno cercato di boicottare le urne. In quasi tutte le città del paese sono avvenuti scontri con la polizia: sia nella capitale Caracas che nelle città del nord come Carabobo e Aragua.

Queste le parole dell'opposizione

Uno dei leader dell'opposizione, Henrique Capriles ha detto: "Noi non riconosciamo questo processo di voto, per noi non è esiste, è nullo". Queste dunque le parole del leader che ha convocato una manifestazione di rivolta anche per mercoledì, giorno dell'insediamento della Costituente.

Dura risposta anche da parte degli USA

Presa di posizione durissima da parte degli Stati Uniti, che hanno condannato la brutale violenza di Maduro, nei confronti del suo popolo. Infatti, queste sono state le parole dell'ambasciatore americano Onu, Nikki Haley: "Le elezioni di Maduro sono fasulle, è stanno solo avvicinando il Venezuela verso la dittatura.

Noi non accetteremo questo governo illegale e sono sicuro che alla fine preverrà la democrazia e il popolo venezuelano."

Inoltre, Gli Stati Uniti, secondo quanto riporta il Wall Street Journal stanno valutando di imporre sanzioni contro l'industria petrolifera del Venezuela.

Maduro canta vittoria

Se per il popolo venezuelano le elezioni sono fasulle e se molti americani considerano questo governo illegale, Maduro al contrario, ha dichiarato vittoria dopo il voto.

Infatti, il nuovo presidente ha dichiarato davanti ai suoi sostenitori riuniti nella capitale venezuelana: "Questo è il voto più importante che la rivoluzione abbia mai avuto in 18 anni di storia."

Intanto il leader dell'opposizione ha lanciato un appello internazionale, per non riconoscere il voto. Hanno già risposto favorevolmente, Messico, Colombia, Perù e Argentina, affermando che non riconosceranno il voto.