La dichiarazione di ieri 12 luglio del senatore Vincenzo D'Anna (Ala) ha fatto molto discutere. Cos'ha detto? Secondo il sito Orizzonte Scuola, in questi giorni molto attivo per la proposta di obbligo di vaccinazione anche per il personale scolastico, avrebbe affermato che "prove di microscopio...hanno dimostrato che in diversi vaccini esistono sostanze come plastica, acciaio, tungsteno, alluminio...mercurio". "Fetenzie" le definisce il senatore, che poi sul suo sito e tramite la sua pagina Facebook chiarisce il suo parere e chiede soprattutto chiarimenti al Governo.

Dopo la manifestazione Freevax di sabato 8 luglio a Pesaro, le richieste di risposte più certe aumentano.

Niente allarmismi ma vogliamo sapere cosa c'è dentro i vaccini

Le parole del senatore D'Anna rappresentano forse al meglio la domanda fondamentale che moltissima gente si pone. Cosa c'è dentro questi vaccini? Dalla sua pagina ufficiale Facebook, il senatore si fa ancora più esplicito.

Invita il Governo a non comportarsi da gradasso usando coercizione contro le famiglie. Solleva dubbi sul contenuto dei vaccini, affermando che ciò che più gli sta a cuore non è mettere in dubbio l'utilità dei vaccini, quanto dimostrarne l'innocuità.

Vogliamo vaccini puri, la scienza ci spieghi l'aumento delle malattie autoimmuni

In un passaggio chiarificatore, l'onorevole D'Anna chiede al Governo un tavolo di confronto con scienziati e virologi, con medici preparati e competenti. Inoltre si domanda come mai la scienza non spieghi l'aumento delle malattie autoimmuni. D'Anna ricorda che i bambini ai quali vengono somministrati i vaccini, hanno un sistema immunitario ancora suscettibile di interferenze.

Se, questo è il dubbio, i vaccini che vengono somministrati non sono puri ma contengono fetenzie, la paura sarebbe proprio lo sviluppo delle malattie autoimmuni, del cancro e delle allergie. D'Anna non è contrario alla vaccinazione in sé, ma nel momento in cui questa viene resa obbligatoria, sottolinea come sarebbe giusto tranquillizzare le famiglie e tutte quelle categorie come gli insegnanti e gli operatori sanitari per i quali potrebbe scattare lo stesso obbligo, qualora si reperissero i fondi necessari.

Lo stato non faccia il gradasso ma tranquillizzi le famiglie

Tranquillità. Forse è proprio questa la parola chiave. D'Anna esprime una posizione moderata ma ferma. Se le famiglie sono costrette a vaccinare i propri figli, lo stato non deve comportarsi da gradasso, afferma D'Anna, e usare la coercizione. Deve tranquillizzare tutti sull'innocuità dei vaccini, e deve farlo attraverso una sperimentazione completa e libera. Se vuoi rimanere sempre aggiornato sugli argomenti che ti stanno a cuore e ricevere tutte le news di questo autore, clicca sul tasto SEGUI che vedi in alto accanto al nome. E se ti è piaciuto l'articolo vota con le stelle e lascia un commento, ci aiuterai a far sentire ancora di più la nostra voce.