Le compagnie telefoniche e quelle della Pay TV, oltre a conoscerle quasi tutte, fanno parte della vita quotidiana di ciascuno di noi. Chi di noi non ha un cellulare e quanti di noi non hanno mai visto una partita di campionato in diretta su una Pay TV ? Decisamente pochi. Queste compagnie fatturano miliardi di Euro nel nostro Paese grazie agli abbonamenti mensili ed annuali e dagli ultimi mesi hanno fatto in modo di guadagnare ancora di più.

La fatturazione passa da mensile a settimanale

Sembra assurdo ma è così, senza nessun aumento di tariffa contrattuale e senza l'aumento dei servizi offerti sia le compagnie telefoniche che quelle della Pay Tv (ad esempio Sky) sono riuscite ad aumentare il costo mensile dell'abbonamento.

E il tutto in sordina e senza destare particolari attenzioni. La maggior parte di queste compagnie si sono inventate la fatturazione ogni 4 settimane, ovvero ogni 28 giorni, invece che mensile com'era finora. E di fatto ciò si traduce in un aumento annuo dell'8,6%, ovvero pagherete un mese di più ogni anno. Sky, ad esempio, comincerà con questa fatturazione a partire dal primo di Ottobre e il recesso senza penali sarà fattibile solo entro il 30 Settembre. E' stato stimato che in questo modo Sky aumenterà le sue entrate annuale di circa 200 milioni di Euro senza aver offerto nulla di diverso. L'unica incognita sono i clienti del colosso televisivo, ovvero in quanti opteranno per il recesso. Al rientro dalle vacanze controllate la cassetta postale, potrebbero esserci novità anche per il vostro operatore telefonico.

Questa furberia ha interessato inizialmente le compagnie telefoniche mobili che l'hanno già adottata dal 2015, ma da poco anche per la rete fissa sta avvenendo lo stesso. Ovviamente questa politica, oltre ad essere eticamente scorretta, potrebbe essere persino illegale. Ma finora non si è ancora esposto nessun ente predisposto al controllo.

La "bolletta" nuova di TIM

Ogni compagnia ha adottato i propri tempi e strategie per far digerire questa pillola amara ai clienti. Ma ce n'è una, ovvero TIM, che per confondere le acque ha addirittura riesumato la bolletta bimestrale cancellata diverso tempo fa a vantaggio di quella mensile. In questo modo si rende quasi impossibile calcolare l'effettivo aumento differenziato tra bolletta internet e la linea di casa. Come accennato poc'anzi, la compagnia telefonica di bandiera non è l'unica ad aver imposto quest'aumento ma anche le altre 4 compagnie telefoniche sono passate alla fatturazione ogni 4 settimane. Fortunatamente l'Antitrust sembra si stia interessando alla questione.