Un'altra data è destinata, purtroppo, a finire nel calendario sanguinario dell'Isis perché, giovedì 17 agosto 2017, a Barcellona, un camion si è fiondato sulla folla che passeggiava serenamente uccidendo parecchie persone. Il terribile attentato ha sconvolto non solo i cittadini della Spagna ma anche tutta l'Europa che ha già vissuto un episodio simile nei mesi precedenti. Ma, nella notte, c'è stato un altro attacco.

Attentato Barcellona: 13 morti e oltre 100 feriti

Nel pomeriggio del 17 agosto c'è stato un attentato a Barcellona. Un grande furgone guidato dai terroristi si è fiondato sulla folla e, procedendo ad alta velocità a zig zag per circa 500 metri, ha ucciso 13 persone ferendone oltre 100.

Fra le vittime figurano anche degli italiani. Il luogo è tuttora sotto controllo dai furgoni blindati dei Mossos d'Esquadra, ossia la polizia catalana, che stanno cercando l'autista responsabile dell'accaduto. Al momento sono stati arrestati i primi due attentatori mentre il guidatore del mezzo, dopo aver stravolto quelle persone, è riuscito ad abbandonare il furgone e a fuggire mischiandosi con la folla e disperdendo le sue tracce. L'uomo che ha affittato il furgone possedeva i documenti di Driss Oukabir ma, a quanto pare, il vero attentatore sarebbe il fratello diciottenne. Per ragioni di sicurezza, la polizia ha fatto chiudere parecchi locali e ristornati con all'interno delle persone per alcune ore.

E purtroppo, durante la notte, la Spagna stava per rivivere un altro orrore ma stavolta la polizia è riuscita a sventare l'attacco uccidendo ben 5 terroristi.

Sventato attentato a Cambrils: lutto nazionale

Il secondo attacco è stato compiuto, invece, a Cambrils, città catalana distante circa 100 km da Barcellona. Gli attentatori indossavano delle cinture esplosive.

I kamikaze, stando alla ricostruzione dell'ANSA, si sarebbero lanciati con un'Audi A3 sulla folla che passeggiava sul lungomare della cittadina. Fortunatamente la polizia è riuscita a intercettare in tempo l'auto e a fermare gli attentatori. In seguito c'è stato un conflitto a fuoco dove sono morti i 5 attentatori ed alcuni poliziotti sono rimasti feriti.

L'Isis ha rivendicato l'accaduto e il premier spagnolo, Mariano Rajoy Brey, ha comunicato che ci saranno 3 giorni di lutto nazionale. Intanto la situazione in Europa va sempre più degenerando intaccando gli stili di vita di milioni di persone che temono possibili attentati nei momenti più disparati e in qualsiasi posto. Il celebre social Facebook ha attivato nuovamente il "Safety Check", uno strumento che permette agli iscritti di fornire notizie ai parenti e agli amici di coloro che si trovavano nelle vicinanze dell'attentato.

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