Oggi, 17 agosto 2017, alle cinque e mezza del pomeriggio un furgone bianco ha travolto diverse persone sulle Ramblas a Barcellona. È quanto è stato riportato da numerose agenzie di stampa e giornali locali, spiegando che i testimoni e le forze dell'ordine hanno riferito che l'uomo alla guida della vettura si sarebbe schiantato a tutta velocità travolgendo i passanti. La polizia di Barcellona ha affermato che si tratta di un attentato terroristico. Le forze dell'ordine hanno chiuso il famoso viale e sul posto sono arrivati diversi mezzi di soccorso.

La Vanguardia, nota testata giornalistica spagnola ha precisato che ci sarebbero almeno circa 13 morti e 90 feriti, di cui alcuni gravi.

Ricostruzione dell'accaduto e le testimonianze di alcune persone

La polizia spagnola e alcuni testimoni hanno riferito che il furgone bianco avanzava a grande velocità a zig zag, per circa 600 metri, in maniera da investire un maggior numero di passanti possibile. Dopodiché, il mezzo si è schiantato contro dei chioschi della zona. Secondo quanto riporta El Mundo, le teste di cuoio della polizia spagnola chiamate Gei (Unidades del Grup Especial d'Intervencio) sono state avvertite per eseguire un blitz nel ristorante turco Aromas de Istambul, nei pressi del mercato della Boqueria a Barcellona, nel quale si ritiene siano asserragliati il conducente del furgone bianco e un presunto complice.

Un ragazzo spagnolo di nome Angel, testimone di quanto è accaduto alla Rambla, ha dichiarato all'emittente spagnola Canal 24 Horas di aver visto l'autista quando si trovava a pochi metri di distanza e aveva terminato la sua corsa. Ha descritto il presunto responsabile come un uomo sui venticinque anni, magro dai capelli scuri e dall'umore alterato, come se fosse sotto l'effetto di stupefacenti.

Un'altra testimonianza è arrivata da una ragazza italiana di nome Chiara: "Mi trovavo all'interno di un negozio, le altre quattro persone che si trovavano con me erano dentro il furgone che si schiantava addosso alle persone nella zona pedonale. La folla scappava". Anche Luca Terraciano, studente italiano residente a Barcellona ha fornito una testimonianza su quanto è accaduto alla Rambla.

"Ho visto almeno tre o quattro persone a terra, un poliziotto con una persona in braccio e altre che correvano, gridavano e piangevano - ha raccontato il giovane - Io arrivavo in bici da una via laterale e quando ho raggiunto la Rambla ho visto questa scena terribile".

Farnesina: attivato numero di emergenza per i connazionali

Il ministero degli Esteri, con l'unità di crisi, si è messo in azione per verificare l'eventuale coinvolgimento di connazionali nell'attentato terroristico della Rambla. Per la necessità d'informazioni, è stato reso disponibile il numero del Consolato Generale d'Italia a Barcellona: 0034 934 677 306.