L’hanno chiamata la ‘cellula dei ragazzini’, vista la giovane età di tutti i componenti. Ad ogni modo Younes Abouyaaqoub è ancora in fuga, secondo le forze dell’antiterrorismo sarebbe stato lui a guidare il furgone ed è dunque sospettato di essere l’esecutore materiale della strage di Barcellona. Nelle ultime ore anche l’appello della madre, Hanno Ghanim, riportato dall’edizione online di El Pais che esorta il 22enne latitante ad arrendersi e consegnarsi alle forze di polizia. “Voglio che tu ti costituisca, non uccidere altre persone – dice la donna – perché l’Islam non predica questo”.

Cani sciolti

Younes Abouyaaqoub ed i suoi compagni sono i simboli di un terrorismo diverso rispetto a quello che ha colpito finora il vecchio continente. La possiamo definire una cellula fai-da-te, un gruppo che si ispira all’Isis, ma non attende certo indicazioni da quelli che sarebbero i sedicenti vertici dell’organizzazione. La maggior parte degli attentati che hanno colpito l’Europa nel 2017 non sono stati pianificati a Raqqa o Mosul, dove i leader del califfato avevano ed hanno ben altri problemi. Non possiamo definirli lupi solitari, ma un gruppo di ‘cani sciolti’ che agisce in maniera assolutamente autonoma. Motivo per cui è difficile stabilire quante di queste cellule siano presenti oggi nel vecchio continente.