Succede a Londra dove una bambina di cinque anni, è stata "costretta" - così viene riportato - a vivere in una famiglia di musulmani osservanti che non parlano inglese.

La bambina inglese, educata dalla famiglia naturale come cristiana, è stata lasciata "confusa e afflitta" dalla scelta della circoscrizione di Tower Hamlets di affidarla ad una famiglia di musulmani rigorosi, che l'hanno fatto rinunciare alla catenina con la croce che portava al collo ed alla carbonara (il maiale è proibito).

I servizi sociali del quartiere di Londra, che erano stati considerati già inadeguati lo scorso anno, hanno riferito al Times che la ragazzina abbia pianto e implorato di ritornare dalla sua famiglia "perchè non riusciva a capire l'arabo".

La nuova famiglia

Evidentemente anche se nella sua famiglia d'origine si erano manifestati grossi disagi e problematiche alquanto serie, la bambina ne ha riscontrati altrettanti nelle due famiglie adottive dove è stata accolta negli ultimi sei mesi.

La bambina si è confidata con la madre naturale durante gli incontri stabiliti d'ufficio, dichiarando che nella famiglia affidataria le donne portavano tutte il velo; il fatto è stato poi confermato dal Times che conferma che la madre adottiva porti il burqa (circostanza che lascia presagire una lettura molto conservatrice della dottrina). Ha poi espresso il suo disagio alla madre biologica sul fatto che nessuno della nuova famiglia conoscesse e parlasse correntemente l'inglese ma che anzi fosse stata incoraggiata a studiare l'arabo.

A sentire la bambina inoltre la nuova madre sostiene che le donne europee siano delle "sciocche alcolizzate" e che il Natale e la Pasqua siano entrambe delle feste inutili: sicuramente non è facile per una bambina di soli cinque anni sentir demolite le convinzioni finora trasmesse dai suoi genitori naturali.

Il presidente del Comitato per l'educazione Rober Halfon ha riunito un consiglio d'urgenza per capire se quanto accaduto sia solo un episodio isolato o se ce ne siano stati altri ed ha aggiunto: "Sarei preoccupato anche se un bambino musulmano fosse stato adottato da una famiglia Cristiana che non parlasse la sua lingua, e che a quanto pare, non mostrasse il minimo rispetto per la sua cultura".

Inoltre Philippe Hellobone, membro del parlamento, ha aggiunto: "Il patrimonio culturale deve essere rispettato dalla famiglia affidataria, qualsiasi sia la religione di essa. Questo caso deve essere rivisto urgentemente".

Le linee guida per l'affidamento in Inghilterra esprimono chiaramente che le autorità locali devono tenere in gran conto della "convinzione religiosa, dell'origine razziale, del patrimonio linguistico e culturale" quando cercano una famiglia adottiva.

La dichiarazione del distretto di Tower Hamlets

Un portavoce del distretto ha dichiarato di non poter commentare sul caso individuale, sottolineando quanto segue: "Teniamo in assoluta considerazione il background dei nostri bambini e la loro identità culturale. Tutte le famiglie adottive ricevono inoltre una formazione e un certo tipo supporto dal consiglio per assicurarsi che siano pienamente qualificate per soddisfare i bisogni dei bambini e prendersene cura".