Durante la notte, alle 5.57 ora italiana, la Corea del Nord ha effettuato un nuovo test missilistico lanciando una nuova tipologia di missile a lungo raggio che probabilmente può colpire direttamente gli Stati Uniti. Le ultime rivelazioni affermano che questo è il primo missile lanciato da Pyongyang capace di trasportare una testata nucleare e detonarla entro i confini degli USA. I servizi segreti della Corea del Sud sostengono che Kim Jong-un possieda già una testata nucleare da poter montare su uno di questi missili, anche se non vi è la certezza; in ogni caso il missile risulta essere il primo progettato direttamente per il trasporto di una bomba atomica.

Risposta della Corea del Sud

Il presidente sud coreano Moon Jae-in dichiara che questa è la "linea rossa" che la Corea del Nord non deve oltrepassare, e dichiara di stare implementando le forze difensive quanto quelle offensive. Fatto che stupisce molto poiché il presidente Moon è stato eletto proprio come personaggio di spicco per creare un dialogo con il regime di Pyongyang e per il suo fare moderato nei confronti della vicenda Corea del Nord.

Seul ha lanciato anche una risposta "militare", tenendo delle manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe MK-84 su target al Pilseung Range, campo militare sulla costa orientale

Il Giappone

Il Giappone è subito finito nel caos, tanto che il premier giapponese Shinzo Abe ha dato disposizioni alla popolazione del Giappone settentrionale di mettersi al riparo il prima possibile; anche i servizi televisivi nazionali hanno esagerato alimentando l'allarmismo, inadeguato in questa situazione, gridando: "Lancio di missile, lancio di missile, portatevi in un luogo sicuro".

È stata fatta suonare, addirittura, la sirena anti missile, scatenando ancora di più il panico tra i cittadini giapponesi.Gli Stati Uniti hanno avuto una reazione sicuramente più moderata, limitandosi ad affermare che il lancio del missile non rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale, come avviene solitamente in questi casi.

Convocazione consiglio speciale dell' ONU

Intanto Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e addirittura la Russia hanno richiesto una convocazione del consiglio speciale dell'ONU che si svolgerà nella giornata di oggi, riunione nella quale verranno probabilmente decise le sanzioni da applicare alla Corea del Nord per la provocazione lanciata a tutto il mondo.

Lo scoppio di una guerra risulta comunque improbabile; la Corea del Nord si ritroverebbe da sola contro il mondo intero, potendo contare solo sull'appoggio della Cina, che potrebbe rompere i patti di alleanza per non ritrovarsi in una situazione scomoda.