Che non tutti i sacerdoti siano in linea con i dettami di Papa Francesco - che non manca di esprimere solidarietà e vicinanza ai migranti - è cosa nota, ma qualcuno sembra sconfinare davvero nell'eccesso. E' il caso di Don Giuseppe Larizza, noto come Don Gigi. Ordinato sacerdote nel 1975 attualmente presta servizio nella Parrocchia del Sacro Cuore di Taranto. Dice di sentirsi libero di pensare quello che vuole, ed in nome di questa "libertà" spara a zero sui migranti, ed in particolare su quelli di origine musulmana, affermando che non gli interessa se viene definito razzista.

Vorrebbe autorizzare i militari a sparare ai migranti per "difendere la nazione", ma nel frattempo sono le sue sparate ad avere ottenuto risonanza nazionale.

La tesi di Don Giuseppe

Di guerre e povertà che mettono in fuga i migranti non ne vuole sentire parlare. Secondo lui "non essendo riusciti a conquistarci con le armi ci mandano barconi che trasportano pochi poveri e numerosi criminali", ritenendo che questo sia un modo per invadere il mondo, come fecero gli Achei che assediarono Troia. A Taranto è conosciuto anche per le sue invettive contro il sindaco in carica Ippazio Stefano, accusato di "sfrattare i tarantini per fare posto agli stranieri".

Generalizzazioni e ben poca umanità

Il fatto che alcuni migranti si siano lamentati delle condizioni dell'accoglienza lo spingono a dire che "sono gente irriconoscente che non sa dire grazie", e riferendosi ad uno che si era lamentato dell'accoglienza ricevuta afferma che "avrebbero dovuto lasciarlo in mare per diventare cibo per i pesci".

Inneggia a Mussolini

Ad Aprile dello scorso anno don Larizza ha apparecchiato messa in favore di Benito Mussolini e Giovanni Gentile, quest'ultimo filosofo e pedagogista, nonché figura di spicco dell'epoca fascista. Il parroco attribuisce al Duce il merito di aver fatto molto per Taranto, rendendola capoluogo di provincia, anche se dopo la fine del ventennio i comunisti la accorparono a Bari.

Su Facebook ha commentato la notizia dei militari accerchiati da un gruppo di stranieri per impedire l'arresto di uno di loro affermando che avrebbero dovuto aprire il fuoco.

Richiamato più volte all'ordine

Chiamato ad esprimersi dai giornalisti sulle sparate di Don Gigi il Vescovo di Taranto non nasconde di essere imbarazzato dalla situazione.

Fa presente che il parroco è stato richiamato più volte e invitato ad assumere posizioni più consone, anche per non deteriorare le relazioni con i rappresentanti della comunità islamica tarantina. "Don Larizza sbaglia, e la diocesi di Taranto ha ben altre idee" precisa il Vescovo. Che però evidentemente non riesce a tenere a freno il parroco.