Troppe volte quando si sente parlare di alieni il tutto sfocia in una grande risata additando come folle chi tratta l’argomento. Spesso a parte qualche offesa e parola fuori posto, la cosa resta comunque relegata nell’ambito colloquiale, non causando danni (almeno fisici) a nessuno. In alcuni casi estremi però, gli alieni diventano il nemico all’interno di menti psicotiche, tanto che qualcuno arriva a farsi o fare del male pur di stare lontano da questi esseri. Una madre si è costituita alla polizia dopo aver ucciso la figlia di sei anni.

La confessione

La donna ha giustificato l’assurdo gesto dicendo di voler difendere la figlia dagli alieni. Abigail Grace Hise è stata uccisa nella sua casa a Bath County, in Virginia. Il giorno dopo l’omicidio, la madre Darla Elizabeth Hise, ha confessato l'omicidio ad un detective, secondo documenti di corte, sostenendo di voler mandare la figlia in paradiso. Hise, 27 anni, era sotto l'influenza di metanfetamine, anfetamine e marijuana al momento dell’arresto, avvenuto subito dopo aver condotto la polizia al cadavere della figlia. Anche un bimbo di tre anni è stato trovato sulla scena dell'omicidio ed è stato affidato ad un'altra famiglia. In una mozione scritta dal suo avvocato, Tony Anderson, è possibile leggere: "Nel corso del suo interrogatorio con il detective (Jeff) Grimm, ha dettagliato la sua psicosi. La donna credeva che i suoi due figli fossero in pericolo a causa degli alieni e pensava che l’unico modo di salvare sua figlia fosse quello di mandarla in cielo”.

Le accuse

Hise è accusata di omicidio di primo grado, nonché di tentativi di omicidio, due accuse di detenzione illegale di armi, possesso di metanfetamine e possesso dei farmaci. Ha anche detto alla polizia in un interrogatorio che ha avuto degli alieni nel suo corpo e ha dovuto rimuoverli. L’avvocato Anderson sostiene che la sua cliente non era in sé quando ha rinunciato al diritto di rimanere in silenzio e che soffre di una “possibile psicosi indotta dall’assunzione di stupefacenti”.

Il caso ha ovviamente colpito l’intera comunità che non riesce a spiegare l’assurdo gesto della donna. Tutti descrivono la piccola Abigail come una bambina solare e sorridente, che amava giocare nei dintorni. Il processo dovrebbe iniziare il prossimo 23 agosto ma l’avvocato Anderson sta facendo di tutto per far sì che il caso venga ascoltato dalla contea di Bath.