Sembra di tornare ad un anno fa, quando l'attentato di Nizza sconvolse tutto il mondo per la sua brutalità: ieri 17 agosto in Spagna, in una via affollatissima di Barcellona, un furgone con a bordo 3 terroristi ha seminato morte e terrore. I pedoni sono stati falciati anche sui marciapiedi e - stando a quanto riportato da una testimone italiana - gli attentatori inseguivano le persone in fuga per poterle investire. Due criminali sono stati arrestati, mentre il terzo sarebbe ancora in fuga, secondo quanto riferito dalla polizia catalana.

La città è stata blindata con posti di blocco in tutte le uscite principali, e sono state interdette alla popolazione zone come stazioni della metropolitana e dei treni.

Le forze dell'ordine hanno anche predisposto la chiusura di negozi e locali del centro in via precauzionale; diverse persone sono rimaste bloccate all'interno dei ristoranti in attesa che la situazione si potesse definire. In un primo momento, si pensava che i terroristi si fossero trincerati in un bar-ristorante del centro, e che avessero con sé alcuni ostaggi, ma la notizia è stata smentita.

Si parla di 13 vittime e almeno 80 di feriti: alcune persone si sono salvate trovando immediato rifugio nei negozi che sorgono nelle aree limitrofe alla Rambla. Inizialmente il Governo spagnolo aveva parlato solo di 3 morti, mentre la stampa fin da subito aveva riferito di un numero maggiore di deceduti, fino a quando le forze dell'ordine non hanno diramato un comunicato contenente il numero esatto delle vittime.

I terroristi avrebbero noleggiato un furgone da un uomo, Driss Oukabir ed era giunta voce che costui fosse stato arrestato. In realtà, subito dopo l'attentato, un signore con lo stesso nome si sarebbe presentato alla polizia spagnola per denunciare il furto dei documenti. In attesa di fare chiarezza su quest'ulteriore mistero, gli inquirenti catalani sospettano che possa essere coinvolto il fratello del noleggiatore, Moussa.

I testimoni hanno raccontato che l'autista avrebbe abbandonato il van con cui è stato effettuato l'attacco, fuggendo a a piedi.

La dinamica dell'attacco

Il furgone bianco è entrato in un'area centrale del celebre viale del centro di Barcellona, lungo il quale solitamente ci sono numerosi turisti: il veicolo si è lanciato verso i passanti, per poi schiantarsi contro un'edicola che si trova all'incrocio tra il viale e Carrer de Bonsuccés.

Più di una decina di persone sono rimaste coinvolte nell'investimento, e già circolano dei filmati raccapriccianti che mostrano le immagini immediatamente successive alla tragedia, in cui si vedono diverse vittime a terra.

Una ragazza italiana che si trovava in zona al momento dell'attentato, ha rivelato di essersi salvata perché era all'interno di un negozio, mentre 4 persone che erano con lei hanno rischiato la vita perché erano proprio dietro il furgone che ha falciato la folla. Chiara - questo il nome della giovane - è rimasta bloccata all'interno del locale, poiché la polizia ha vietato che altre persone confluissero in strada, temendo che gli attentatori fossero ancora nei paraggi.