E’ stato diffuso alle prime luci del 24 agosto un video dove alcuni esponenti dell’#Isis annunciano in castigliano, che presto la regione di “Al Andaluz” corrispondente all’Andalusia, passerà alle antiche origini di terra del Califfato. Avvertimento di un altro #attacco incentrato sulla regione iberica?

Il video

Protagonista del video è un giovane uomo a volto scoperto, che verrà identificato nella figura di Abu Lais Al Qudubu, conosciuto come “Il Cordovese” per essere cresciuto appunto a Cordova, annuncia che la Jihad non ha confini, ed è per questo che incita i connazionali simpatizzanti, a portarla avanti ovunque si trovino.

Il Cordovese, che al secolo corrisponde al nome di Muhammad Yasin Ahram Pérez, ammonisce poi gli spagnoli: non devono dimenticare quanto sangue musulmano è stato versato a causa dell’Inquisizione. Nel video è presente anche un altro uomo, che si mostra col volto coperto, conosciuto come Abu Salman Al Andalus. L’Andaluso, mentre imbraccia un fucile, invoca Allah sperando che accetti il ‘sacrificio’ degli attentatori di Barcellona, minacciando inoltre una guerra con l’occidente che continuerà fino alla fine del mondo.

Le origini del Cordovese

Muhammad Yasin Ahram Pérez, conosciuto alle autorità di polizia con il soprannome de “El Cordobés”, è figlio di una donna originaria di Málaga, la quarantunenne Tomasa Pérez, la quale abbandonò la sua città natale per unirsi al Califfato portando con sé i suoi tre figli.

Il padre del giovane, che lo scorso 18 agosto ha compito appena 22 anni, è detenuto da dieci anni nel carcere di Tanger con l’accusa di intrattenere rapporti nel mondo del radicalismo islamico. La famiglia, secondo alcune fonti, adesso vivrebbe nella provincia di Deir Ez-zor, una zona a nord est della Siria dominata quasi completamente dallo Stato Islamico.

La ricostruzione di un giornalista

Il giornalista Chema Gil Garre, esperto in inchieste sulla sicurezza, ha dichiarato lo scorso febbraio alla rete spagnola Antena 3, che mentre conduceva uno dei suoi lavori investigativi, venne a conoscenza di un ragazzo unitosi allo Stato Islamico nonostante le sue origini cristiane. Il nome della persona in questione corrispondeva proprio a quello di Muhammad Yasin Ahram Pérez, il quale già in quei mesi affermò che il Califfato avrebbe raggiunto la Spagna.

Il piano di Muhammad secondo il giornalista

Secondo le informazioni che il giornalista Chema Gil Garre ha raccolto, Muhammad avrebbe raggiunto la Siria per mettersi in contatto con una famiglia integralista musulmana, al fine di farsi aiutare nella realizzazione della sua missione. Il messaggio dell’Isis viene diffuso dopo appena una settimana dal tragico attentato che ha colpito la Rambla di #Barcellona e l’altra città catalana di Cambrils.