L'Isis minaccia l'Italia. Dopo l'attentato di Barcellona presumibilmente il prossimo obiettivo del terrorismo sarebbe proprio il nostro Paese. Lo ha rivelato un canale Telegram ritenuto legato al gruppo dello Stato Islamico. La voce ben presto si è diffusa su Twitter, proprio in corrispondenza della rivendicazione del gruppo jihadista dell'attentato commesso in Spagna. In tutte le città d'Italia sono state rafforzate le misure di sicurezza, soprattutto nei luoghi più sensibili. La decisione è stata presa dal comitato per l'ordine e la sicurezza, che si è riunito nella capitale dopo l'attentato di Barcellona.

Espulsi tre cittadini extracomunitari

È stato reso noto che, proprio in virtù delle misure di sicurezza adottate in Italia, sono stati espulsi due cittadini marocchini e un cittadino siriano. Il Viminale ha spiegato che uno è un 38enne detenuto per reati comuni. Insieme ad altri detenuti avrebbe festeggiato in maniera palese l'altro atto terroristico compiuto a Stoccolma. L'espulso siriano era stato invece arrestato nel 2015. Il suo reato sarebbe stato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. A quanto pare anche il siriano avrebbe espresso apprezzamento per l'attentato terroristico di Manchester.

Le misure di sicurezza in Italia

A Roma si è deciso di mettere in atto una vera e propria stretta sui camion e sui veicoli che saranno noleggiati con conducente.

Ad essere sotto lo sguardo attento delle autorità è soprattutto la città di Roma. Si sarebbe deciso di installare barriere in via del Corso e in via dei Fori Imperiali, ritenuti luoghi particolarmente a rischio considerando che proprio qui si riuniscono turisti e cittadini in ampie aree pedonali.

A Milano l'attenzione è rivolta più ai mercati e alle zone della movida.

Proprio nel capoluogo lombardo è prevista più affluenza soprattutto per le partite in programma a San Siro. Sono state posizionate delle barriere antisfondamento in Galleria Vittorio Emanuele e nelle vie vicino a piazza Duomo.

Misure di sicurezza prese anche a Firenze, anche se ancora la situazione è da studiare in maniera dettagliata con l'eventuale installazione di altre barriere, salvaguardando comunque la mobilità e la viabilità.

A Firenze si è deciso per il monitoraggio realizzato dalle forze dell'ordine con presidi costanti.

A Verona saranno impiegate anche pattuglie dell'esercito e della polizia locale, che saranno aiutate dalle unità antiterrorismo. In piazza Bra sono state posizionate delle barriere in cemento.