Una notizia che sconvolge un paese intero del veneziano e che preoccupa l'arma dei Carabinieri in quanto storica istituzione a difesa del cittadino. Nella gionata di ieri personale della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione a seguito di un'attività investigativa finalizzata al contrasto di attività inerenti alla pedopornografia online e nello specifico, si sono trovati costretti ad eseguire una perquisizione proprio presso una Comando dei Carabinieri. Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica Il Gazzettino, sarebbero due i militari indagati.

Immagini pedopornografiche all'interno del computer dei Carabinieri

Una vicenda che a tratti potrebbe risultare surreale, questo è quanto accaduto a Ponso, nel veneziano, quando nella mattinata di ieri alcuni agenti della Polizia Postale, unitamente a personale dell'arma, hanno bussato alla porta della Comando Carabinieri di Ponso ed hanno presentato un mandato di perquisizione finalizzato alla ricerca di materiale pedopornografico. Secondo la fonte, l'inchiesta sarebbe di grosse dimensione e anche due Carabinieri sono indagati per la visione di materiale pedopornografico. Tra le varie accuse risulterebbe anche l'accesso, da parte dei militari indagati, a siti web per minori e pertanto banditi dalla legge.

Il tutto sarebbe avvenuto al di fuori dell'orario di lavoro

Quanto accaduto a Ponso mette senza dubbio in cattiva luce una delle più grandi istituzioni italiane e soprattutto riporta a galla uno dei più grandi pericolo del web, ossia la pedopornografia. In tantissime occasioni la Polizia Postale ha messo in guardia, anche attraverso l'utilizzo dei social network, ad evitare la diffusione in rete di immagini e video ritraenti minori.

Il pericolo sarebbe proprio la sottrazione di eventuale materiale per mano di possibili maniaci, pertanto le foto ed i video pubblicati in rete e sottratti senza che i titolari se ne possano accorgere, potrebbero finire nelle mani sbagliate ed il rischio che possano essere pubblicate su alcuni siti vietati potrebbe essere molto alto.

A seguito di quanto accaduto a Ponso, l'amministrazione delle benemerita assicura che durante l'espletamento delle loro funzioni, ossia in servizio, i militari non avrebbero potuto accedere a tali siti web. Ora la posizione dei due Carabinieri indagati per pedopornografia sarà vagliata dagli inquirenti e valutata con l'avanzare delle indagini, anche per cercare di capire l'effettivo ruolo dei militari e soprattutto accertare che non sia stato commesso alcun errore.