E’ proprio il caso di dire “da un’ estremo all’altro”, almeno questo direbbero gli abitanti del Nord Est d’Italia, in particolare quelli di veneto, Friuli, Trentino e Lombardia, che hanno visto il clima passare bruscamente da un caldo torrido (con trenta gradi anche in montagna) a giornate di forti e violenti piovaschi. Alcuni di questi mortali.

Nel Bellunese, più precisamente a Marziai (tra Quero Vas e Lentiai), presso la riva del fiume Piave, si stava svolgendo la sagra del “pojat”, evento locale con ristoro a cui avevano preso parte una ventina di persone.

Improvvisamente delle fortissime folate di vento travolgono tutto ciò che trovano, compresi alberi alti anche 10 metri, sradicandoli dal terreno. Uno di questi travolge un commensale uccidendolo, mentre il resto dei partecipanti alla sagra riescono a salvarsi per tempo.

Sempre un arbusto sradicato per il forte vento la causa della morte di un belga di quarantuno anni, ucciso da un albero caduto sulla sua tenda. La tragedia ha luogo in una radura nella zona della Malga Chiampis, sulle montagne della Val Tramontina, nei pressi di Pordenone; qui infatti si stava svolgendo il Raduno Europeo Delle Famiglie Arcobaleno, evento a cui hanno preso parte circa tremila persone. Subito dopo l’accaduto è stato chiamato il 118 con un telefono satellitare e sono iniziate subito le ricerche della suddetta vittima e di altre eventuali, rivelatesi poi superstiti all’ accaduto e non ferite o in pericolo di vita.

Difficile è stato anche il raggiungimento del luogo della tragedia: l’elicottero infatti, a causa del maltempo, ha volato più del dovuto procedendo a stenti nelle ricerche ed è stato necessario un rientro alla base per un rifornimento di carburante. Nel frattempo iniziavano le ricerche a piedi, anche queste difficoltose poiché ci sono volute quattro ore per raggiungere il luogo dal quale era stata effettuata la chiamata.

Il maltempo ha mietuto vittime anche in Lombardia. Qui infatti, a Saviore dell'Adamello, in provincia di Brescia, la ventiquattrenne romana Margherita Nardone ed il suo fidanzato si apprestano ad attraversare la zona del passo Ignaga mentre imperversa un violento temporale. Proprio a causa del sentiero bagnato dalla pioggia, nel tratto tra il rifugio “Maria e Franco” ed il Lissone, Margherita scivola e precipita per diversi metri davanti al fidanzato, che in quel frangente non ha potuto fare niente se non essere testimone impotente della morte della giovane.

Un altro escursionista che era con la coppia ha prontamente avvisato il 118 di ciò che stava accadendo, ma anche qui il maltempo si mette di traverso e l’elicottero incontra difficoltà a raggiungere il luogo dell’accaduto. Poco dopo le condizioni climatiche migliorano ed i soccorritori riescono a recuperare il corpo senza vita della giovane e a portarlo a valle. Una ricostruzione dettagliata delle dinamiche dell’incidente viene redatta dal CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico).

Sul versante occidentale della Marmolada, presso Pian Dei Fiacconi, un uomo viene colpito ed ucciso da un fulmine; sfiorata dalla scarica elettrica anche sua moglie che rimane solo leggermente ferita. In Val Pulsteria, a causa dei forti temporali che hanno scaraventato a terra oltre 100mm d’acqua si sono avuti smottamenti, frane ed esondazioni sopratutto nella zona di Braies e Dobbiaco.

Proprio una frana a Valdaora ha bloccato per ore un treno regionale diretto a San Candido; i suoi 80 passeggeri sono stati portati nei centri di assistenza delle stazioni di Valdaora e Monguelfo. Le violente precipitazioni hanno fatto esondare il Rio Braies, che ha allagato alcune case circostanti e trascinato per metri delle autovetture parcheggiate.