Sarebbe presto per parlare di processo, fatto sta che la notizia delle intercettazioni del personale imbarcato sulla nave Iuventa della ong Jugend Rettet ha destato scalpore nelle ultime giornate. Pare infatti che da queste emerga lo scenario di una trattativa tra l'equipaggio ed alcuni trafficanti di esserti umani per agevolare lo sbarco in Italia di alcuni migranti.

Dopo una prima, quasi disarmante richiesta dei PM trapanesi di aprire un'indagine per diversi capi d'accusa a carico di ignoti, nella giornata odierna gli stessi sono giunti a sequestrare il peschereccio dell'organizzazione tedesca e quanto rinvenuto a bordo per analisi più dettagliate.

Dalle intercettazioni all'incriminazione

Un'indagine, l'ultima di tante condotte dalle forze dell'ordine, tra le quali il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha portato nel giorno 4 agosto la Procura della Repubblica di Trapani a formalizzare un'accusa a danno della Ong tedesca per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e traffico di esseri umani.

Il risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione di un agente sotto copertura, ospitato per 40 giorni a bordo dell'Imbarcazione Vos Hestia della organizzazione non lucrativa Save the Children, dopo alcune segnalazioni giunte alla Procura. Quanto registrato e visionato dall'agente in incognito ha destato più di un sospetto: in tre diverse occasioni il peschereccio, lungo solo 33 metri ed inadatto al salvataggio diretto dei richiedenti asilo, avrebbe accolto a bordo persone da imbarcazioni non gravemente danneggiate.

Alcuni sospetti sono stati confermati da una recente intercettazione, dalla quale si evincerebbe che il personale di bordo sarebbe stato avvertito in anticipo di un trasbordo di uomini, i quali sarebbero partiti qualche ora dopo dalla Libia.

Primi risultati: reazioni della politica e delle Ong

Contestualmente all'annuncio degli inquirenti giungono i primi commenti da più parti: dagli auspici bipartisan di un risultato significativo per le indagini, alla rivendicazione dei primi passi compiuti in tale direzione (Renzi), fino all'aver sollecitato da tempo indagini sulla trattativa di migranti (Di Maio).

Non direttamente correlata alle ultime notizie sembra invece la nuova decisione delle Ong Sea Eye e Proactiva Open Arms, le quali hanno rotto gli indugi e deciso di firmare l'intesa col Governo italiano sponsorizzata dall'Unione Europea. Non è dato sapere se tale comportamento conciliante sia stato suggerito dai nuovi risvolti della vicenda giudiziaria collegata all'affaire migranti: fatto sta che il lavoro delle procure siciliane competenti (Catania e Trapani) continua, con esiti a volte sorprendenti ma in ogni caso interessanti.