Victoria Miler è una signora argentina di 72 anni, che risiede da 25 anni ad Osimo, comune marchigiano di poco più di 35000 abitanti in provincia di Ancona. La donna, che vive in un edificio popolare in Via Andrea da Recanati e utilizza una carrozzina, qualche giorno fa si è ritrovata a vivere da prigioniera in casa propria a causa della rottura dell'ascensore. Poiché l'impianto ha smesso di funzionare di venerdì, con il weekend di mezzo sono stati necessari ben 5 giorni per ripristinare lo status quo. Solo il martedì successivo, infatti, Victoria ha potuto di nuovo scendere, lasciando la propria abitazione che è situata al primo piano.

Una valida catena di solidarietà

La signora si è sfogata rivelando di avere avuto decisamente molta paura, dovendo rimanere tante ore sola in questo momento di grande caldo. Fortunatamente, comunque, la Miler non è stata assolutamente abbandonata dal vicinato. Non soltanto, infatti, la sua amica Lucia è passata a trovarla tutti i giorni, portandole del gelato che potesse rinfrescarla ma il Caffè del Corso, locale frequentato abitualmente dalla donna, venuto a conoscenza della situazione, le ha fatto avere delle paste per colazione e la polizia municipale da lei chiamata le ha assicurato ogni tipo di aiuto in caso fossero serviti spese e soprattutto medicinali, circostanza che comunque grazie al cielo non si è presentata.

L'appello di Victoria al Comune

Victoria, comunque, ha vissuto giorni carichi d'ansia, perché soffrendo di ipertensione e poliomielite da 12 anni ha avuto il timore di non potersi muovere qualora fosse capitato qualcosa. Proprio per questo ha contattato il Comune, proprietario del suo alloggio, ma nonostante l'intervento dei servizi sociali che, conoscendola bene, hanno sollecitato più di una volta la riparazione, è dovuta passare quasi una settimana.

A questo punto, la signora ha scelto di far sentire la propria voce e lanciare un allarme. Dal suo punto di vista, Osimo non è sufficientemente sensibile ai disagi vissuti dalle persone con disabilità. Spesso, infatti, la signora si ritrova a dover rimanere fuori dai palazzi a causa delle innumerevoli barriere architettoniche e ha spiegato che, oltre ad avere difficoltà nell'accedere ai negozi del centro, quando necessita dei servizi sociali, l'assistente è obbligata a scendere in piazza poiché la carrozzina non entra nell'ascensore. Le sue parole riusciranno a sensibilizzare l'amministrazione?