La Polizia francese ha identificato l'uomo che nella mattinata di ieri, 9 agosto, ha travolto 6 militari dell'operazione Sentinelle a Levallois-Perret, alla periferia di Parigi: 3 di questi sarebbero in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Al momento la procura dell'antiterrorismo francese non esclude alcuna pista, anche se pare ovvio che si tratterebbe di un "atto volontario". Erano circa le 8,00, quando un uomo a bordo di una Bmw ha improvvisamente accelerato e travolto i 6 soldati del 35mo reggimento di fanteria. Grazie alle telecamere di sicurezza, che hanno ripreso il momento dell'attacco, gli inquirenti hanno individuato l'auto, e così sono riusciti a individuare l'uomo, fermandolo - dopo uno scontro a fuoco - sull'autostrada A16 tra Boulogne-sur-mer e Calais, mentre si dirigeva verso il nord della Francia.

Chi è Hammou B.?

Secondo le prime indiscrezioni, l'uomo è algerino, avrebbe 37 anni e vive in Francia regolarmente. L'uomo si trova ora ricoverato all'ospedale di Lille, per le ferite riportate durante lo scontro a fuoco, che ha portato alla sua cattura. Al momento, poco si conosce dell'uomo e si cercano eventuali complici di Hammou B.; per questo la polizia francese ha messo in campo una fitta rete di perquisizioni.

Nessuna pista esclusa

La Prefettura di Hauts-de-Seine parla di "atto volontario", e al momento non si esclude nessuna pista, nemmeno quella del terrorismo. Il sindaco di Levallois-Perret, Patrick Balkany, parla infatti di "atto indubbiamente deliberato", e l'indagine è stata affidata alla procura antiterrorismo.

Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron esprime su Twitter il suo sostegno "ai militari attaccati nel quadro della loro missione di protezione", e si congratula con le forze dell'ordine che "hanno fermato l'autore dell'attacco".

Restano molti dubbi ancora su ciò che realmente è accaduto nella Capitale francese, si aspettano ancora i risvolti delle indagini per capire di cosa si sia trattato e per escludere la pista terroristica.

La notizia - divulgatasi rapidamente in tutto il Paese - ha fatto ricadere Parigi e la Francia intera nella paura, già tante volte teatro di attentati terroristici, dalla strage alla redazione di Charlie Hebdo, nel gennaio 2015, agli attacchi del 13 novembre dello stesso anno, per arrivare alla strage di Nizza del 14 luglio 2016, quando Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, alla guida di un camion, travolse centinaia di persone, uccidendone circa 85.