Mancata assunzione di un giovane di colore da parte di un albergo di Cervia, nella provincia di Ravenna. Il contratto per la stagione estiva doveva essere solo perfezionato, ma "qualcosa è andato storto" in seguito all'invio della carta di identità. Paolo - così si chiama l'aspirante cameriere - sarebbe stato liquidato con un sms che ha fatto il giro del web.

La denuncia della Filcams-Cgil Ravenna

Il fatto è stato denunciato in primo luogo dalla Filcams-Cgil di Ravenna, che ha voluto mettere in evidenza come "questi fatti non fanno parte della cultura della Romagna", aggiungendo che "non appartiene alla cultura della nostra città e che non ha nulla a che fare con la nostra realtà lavorativa/imprenditoriale, che da sempre si avvale di maestranze provenienti da ogni luogo".

Il comunicato è stato diffuso dopo la pubblicazione del messaggio dell'albergatore "che darebbe le colpe alla mentalità del Paese locale".

Ecco il messaggio dell'albergatore di Cervia: "Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità scusami ma non posso farti venire giù ciao". Numerose le reazioni e le polemiche sul web, che non solo hanno offeso Paolo come persona e come lavoratore, ma anche l'intera comunità della Romagna, descritta come "razzista e discriminatoria", mancante di quella sensibilità che dovrebbe caratterizzare un paese teso all'integrazione.

Le polemiche

Al momento si sta preparando la vertenza per accompagnare il giovane milanese in tribunale, dopo essersi visto rifiutare la sottoscrizione dell'assunzione per il colore della sua pelle da un hotel di Cervia al quale aveva inviato domanda di disponibilità ad un annuncio di lavoro pubblicato per la stagione 2017.

Un "atto di discriminazione perpetuato" dopo l'invio del documento di riconoscimento, come riportano Manuela Trancossi - segreteria provinciale Cgil, e Paolo Bragaglia - ufficio vertenze.

Paolo, aspirante lavoratore in sala, non è nuovo a questo mestiere, avendo già una pregressa esperienza nel settore ricettivo e turistico acquisita proprio nella riviera romagnola.

"Siamo di fronte a un evidente caso di discriminazione razziale - sostiene Filcams-Cgil - a un danno [...] patrimoniale per la perdita dell'attività lavorativa si ha l’umiliazione e la profonda ingiustizia che prevale nella vicenda". La dichiarazione prosegue evidenziando la certezza che la Romagna saprà farsi distinguere e darsi ragione "dell'inaccettabile connotazione riservatale dal proprietario dell'hotel [...], l'albergatore chieda scusa".

Anche il sindaco di Cervia, Luca Coffari, si è pronunciato sostenendo che non solo la risposta "è inaccettabile e discriminatoria", ma che offende pure il sistema turistico-imprenditoriale della Romagna, che da sempre ha dimostrato di essere sensibile verso il tema dell'integrazione, del rispetto e della correttezza. Il primo cittadino, al termine del suo intervento, ha aggiunto che: "l'unico indietro è l'albergatore".

Si attende, dunque, di conoscere gli sviluppi della vicenda e, soprattutto, se ci sarà la necessità di presentarsi in tribunale, o se l'albergatore assumerà il giovane. Se desiderate ancora seguirci, potete cliccare su "Segui".