In questa calda estate italiana si sono registrati molti incendi. I vigili del fuoco stanno lavorando alacremente, da nord a sud Italia, per domare le fiamme. I pompieri rappresentano una vera sicurezza per gli italiani perché evitano che le fiamme danneggino cose e attentino all'incolumità delle persone. A Ragusa, però, 15 volontari dei vigili del fuoco avrebbero provocato i roghi, invece di domarli. Nelle ultime ore è stato arrestato un 42enne, il vertice del gruppo dei volontari dei pompieri che, durante il turno, appiccava i roghi e simulava richieste di intervento.

L'obiettivo era guadagnare molto denaro. Il soggetto finito in manette agiva con la complicità dei colleghi. Tutti sapevano che era lui a causare gli incendi e nessuno lo aveva fatto presente alle forze dell'ordine.

Roghi e false segnalazioni per le indennità

Pur di percepire le indennità, 15 volontari dei vigili del fuoco di Ragusa avrebbero messo in pericolo l'incolumità dei cittadini appiccando il fuoco e generando false segnalazioni. Il 42enne è stato ieri arrestato dagli uomini della Squadra mobile. Secondo i primi accertamenti, i 15 volontari dei vigili del fuoco del reparto di Santa Croce Camerina intascavano 10 euro per ogni ora di volontario in azione. L'importante era che vi fosse un incendio.

Senza roghi non si guadagnava nulla.

A segnalare alle forze dell'ordine la stranezza relativa al numero di interventi era stato proprio il comando provinciale dei vigili del fuoco di Ragusa. In sostanza, il numero di operazioni di una squadra, mirate all'estinzione dei roghi, era nettamente superiore rispetto alle altre. I 15 volontari dei vigili del fuoco di Ragusa, una volta convocati negli uffici della Polizia, avevano ammesso le loro responsabilità.

Tra l'altro c'è un'intercettazione che li inchioda. 'Loro sanno tutto, sanno che abbiamo dato fuoco', avevano detto alcuni pompieri mentre discutevano tra di loro in attesa di essere sentiti dai poliziotti.

Le ammissioni dei 15 vigili del fuoco

Nel corso degli interrogatori, tutti i volontari dei pompieri di Ragusa hanno confessato di aver simulato segnalazioni di incendi e provocato incendi per percepire indennità.

Le ammissioni hanno determinato l'immediato allontanamento dai reparti. La Polizia ha riferito che il 42enne arrestato avrebbe, una volta, manifestato la volontà di far brillare un ordigno per intascare le indennità. Le squadre della divisione di Santa Croce Camerina effettuavano mediamente una quarantina di interventi; quella formata dai 15 volontari allontanati, invece, 120. Una circostanza che aveva fatto insospettire il comando provinciale dei vigili del fuoco di Ragusa.