Come previsto, il gioco della "balena azzura" continua a minacciare le vite di adolescenti deboli: a cadere in questo terribile vortice, questa volta, è stata una ragazzina di 15 anni di un piccolo centro della periferia di Salerno. La ragazza, inizialmente, voleva soltanto salvare le proprie amiche che già avevano iniziato il gioco insieme al proprio "curatore" e per fare questo si è avvicinata alla Blue Whale scaricando il facebook russo, proprio per comprenderne le dinamiche e le varie prove, pensando così di riuscire a strappare le sue amichette da questo folle divertimento.

Come sappiamo, però, questo macabro gioco riesce a far crollare psicologicamente anche il più forte dei ragazzini, è una vera e propria scalata verso la morte di cui la vittima non si rende proprio conto, Il curatore infatti comincia con l'obbligarti a seguire delle regole assurde come svegliarsi nel bel mezzo della notte, autolesionarsi, minacciare di morte i propri genitori, guardare film horror in continuazione e, alla fine, nel 50° giorno obbliga la vittima a suicidarsi lanciandosi nel vuoto da un palazzo.

La ragazzina nonostante volesse soltanto vedere di cosa si trattava, non è riuscita più ad uscirne. Nell'ultimo periodo, però, i genitori hanno notato che qualcosa non andava nei comportamenti della propria figlia, che cominciava ad essere nervosa, sempre intrattabile e molto isolata dal resto della comitiva.

I greitori non erano a conoscenza della Blue Whale, ma quando hanno scoperto il braccio della propria figlia e hanno visto i segni di lesione sul braccio che raffiguravano una balena, hanno obbligato la ragazzina a raccontare cosa stesse succedendo e quest'ultima, tra le lacrime, ha mostrato il gioco con la chat con il curatore.

La famiglia si è rivolta subito alle autorità che hanno aperto un'indagine per istigazione al suicidio a carico di ignoti ed hanno sequestrato il telefonino della 15enne. La procura, inoltre, sta indagando per individuare altri responsabili.

Le parole del neuropsichiatra infantile

Il neuropsichiatra infantile Salvatore Iannuzzi a proposito della Blue Whale ha dichiarato: "Purtroppo questo terribile gioco recluta una miriade di ragazzini con disagi psichici più o meno manifesti, che cominciano a distaccarsi da tutto quello che li circonda come amici, sport, famiglia, studio ed entrano in un vortice che paradossalmente li spinge a commettere un atto estremo come quello di togliersi la vita".