Nel giugno del 2012 un'inchiesta del "Fatto Quotidiano" mise sotto accusa la gestione dei fondi raccolti mediante gli Sms solidali all'indomani del sisma che nel 2009 colpì l'Abruzzo. Soldi che, per anni, sarebbero rimasti nei forzieri delle banche e che sarebbero stati concessi in prestito solo a coloro che erano in grado di fornire garanzie di “solvibilità”, come avviene per ogni prestito. Tanto che numerose famiglie terremotate non riuscirono ad ottenere quei soldi, che erano stati donati da cittadini desiderosi proprio di aiutare i terremotati.

Da quel momento si è alimentata una certa diffidenza nei confronti di questo strumento di solidarietà, diffidenza cavalcata da varie bufale divulgate in rete anche all'indomani del Terremoto che ha colpito Amatrice ed il centro Italia, che denunciando presunte irregolarità divenivano virali. Ma la Regione Lazio non ci sta, e per fugare ogni dubbio mercoledì scorso ha pubblicato sui social un post dove illustra i vari progetti approvati che saranno finanziati proprio con i soldi raccolti via Sms.

I chiarimenti della Regione Lazio

"Non è vero che sono spariti i soldi donati per il terremoto via Sms, si tratta di una bufala". Esordisce così il comunicato della Regione Lazio, che di seguito illustra i progetti a cui sono stati destinati i soldi raccolti.

"Grazie alla generosità dei cittadini sono stati finanziati tre progetti nel Lazio, due in Abruzzo, tre in Umbria e addirittura otto nelle Marche".

Il dettaglio dei progetti finanziati con gli Sms solidali

Nel Lazio i soldi donati dai cittadini permetteranno la ricostruzione di tre plessi scolastici a Poggio Bustone, Collevecchio e Rivodutri.

In Abruzzo invece le donazioni saranno utilizzate per adeguare un liceo a Corropoli e la realizzazione di un Centro di Comunità in provincia dell'Aquila. Nella regione Umbria è stata finanziata la costruzione di una rete di moderne scuole nella Valnerina, con tanto di aule digitali e laboratori didattici, la realizzazione di alcuni Centri di Comunità ed il restauro di numerosi beni culturali danneggiati dal terremoto.

Infine nelle Marche il provento degli Sms è servito per finanziare addirittura otto diversi progetti, come la costruzione o l'adeguamento delle scuole danneggiate nei comuni di Sant’Angelo in Pontano, Montalto delle Marche, Montegallo e Pieve Torina. La realizzazione di un nuovo palazzo comunale ad Arquata del Tronto. La realizzazione di una zona dedicata ad attività economiche a Visso, il rifacimento di una strada e la costruzione nel territorio regionale di ben sette elisuperfici che consentono anche il volo notturno, per favorire eventuali interventi degli elicotteri di soccorso.

Questo il dettaglio dei progetti finanziati con gli Sms, con la Regione Lazio che pubblica un link al sito della Protezione Civile per chi desidera ulteriori ragguagli. Infine un chiarimento su dove sono custoditi i soldi: un conto corrente aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato. Questa volta sembra proprio che le cose siano state fatte per bene.