Nella giornata di giovedì 24 agosto 2017, a Torino ha avuto inizio la collocazione delle barriere di protezione nelle aree pedonali più frequentate del centro storico. Memore degli attacchi terroristici come quelli di Nizza, Berlino, Londra e, infine, Barcellona, il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza ha formulato delle misure di sicurezza concretizzate nel posizionamento di 50 fioriere in granito e una moltitudine di New Jersey antisfondamento nelle zone Ztl del centro.

Il progetto prevede la chiusura di via Garibaldi, di una parte di piazza Castello e piazza Carignano, le zone nelle immediate vicinanze di Porta Nuova e Porta Susa, e l'aumento di misure di sicurezza in via Roma e piazza San Carlo.

I lavori sono durati 48 ore e si sono conclusi nella giornata di ieri.

Possibili scenari per futuri attacchi terroristici: palazzo Madama e teatro Regio

Si parte da piazza Castello la quale verrà idealmente divisa in due zone con lo scopo di aumentare la sicurezza sotto palazzo Madama. Altro punto da presidiare al meglio è l'ingresso del teatro Regio. Ambedue sono punti in cui c'è molta affluenza di persone, ragion per cui sono luoghi di ritrovo che potrebbero, senza alcuna certezza matematica, rappresentare un perfetto scenario per possibili attacchi terroristici.

Via Garibaldi: una 'scacchiera di ostacoli'

Via Garibaldi è stata complicata da studiare, dal momento in cui è la via pedonale più lunga d'Europa.

Lo studio è partito da piazza Statuto verso piazza Castello andando a creare un 'percorso a ostacoli'. Questo 'percorso a ostacoli' è stato ideato allo scopo di imporre una velocità bassissima senza però bloccare il transito. Sono stati creati una decina di ripartizioni che frazionano la via. Il modello preso in considerazione per l'ideazione di questo studio è stato quello della zona pedonale di via Roma tra piazza Castello e piazza San Carlo dove comunque saranno aggiunte altre fioriere.

Anche per il museo Egizio sono state pensate delle misure di sicurezza: l'idea è quella di un percorso circondato da New Jersey in cemento in modo da proteggere i turisti in coda.

Come si deduce, gli ostacoli non sono e non saranno posti a caso ma secondo una logica specifica studiata a tavolino al fine di ottenere un percorso che consenta il passaggio dei mezzi di soccorso, delle forze dell'ordine e delle ambulanze.

Ideazione di aree off-limit e utilizzo di metal detector di ultima generazione

E' inoltre necessaria la creazione di zone con divieti di accesso all'interno di cinema, teatri, chiese e stadi, con controlli sia all'ingresso che all'uscita. L'utilizzo di metal detector di ultima generazione diverrà una normativa, dal momento in cui si tratta di strumenti che sono in grado di esaminare in profondità borse e zainetti, scorgendo le sagome del contenuto.

Basteranno fioriere, barriere e aree off-limit per contrastare gli attacchi terroristici?

Viste tutte le varianti messe in atto dai terroristi per i loro temibili attacchi, non è possibile fronteggiare la varietà di assalti ogni volta pensati per essere diversi rispetto a quelli precedenti, ogni volta pensati per colpire una diversa area geografica, un diverso punto di raccolta, ma soprattutto pensati per non essere prevedibili.

L'imprevedibilità è la loro chiave, la loro forza. L'imprevedibilità non può essere contrastata neanche dai più moderni mezzi che si possano mettere a disposizione.

La psicosi collettiva è già stata vissuta a Torino, per via del falso allarme Isis che ha avuto luogo in piazza San Carlo lo scorso giugno. Tutti ci auguriamo che queste misure di sicurezza possano servire a contrastare gli attacchi o, perlomeno, a infonderci un pò di sicurezza e protezione, nella speranza che possano rappresentare una sorta di 'effetto placebo'.