Dopo l'episodio accaduto a Cervia, dove un albergo ha negato il contratto di lavoro per la stagione estiva ad un giovane poiché di colore, sostenendo che "la clientela non avrebbe gradito", un altro episodio simile finisce sulle cronache. Questa volta la protagonista è una 18enne italiana "colpevole" di essere fidanzata con un ragazzo di origine africana. La giovane si era candidata per lavorare presso un negozio di musica, ma il titolare prima di decidere se assumerla è andata a cercare il suo profilo Facebook, dove ha trovato delle foto della ragazza insieme al compagno di colore.

Da qui la decisione di non assumerla.

I dettagli sulla vicenda

A portare alla ribalta l'ennesimo caso di discriminazione è "Il Fatto Quotidiano", a cui hanno fatto seguito numerose altre testate. La giovane di Chiavasso, che ha scelto di restare anonima, ha postato sul social network blu un annuncio di lavoro. Dopo alcune ore il titolare del negozio di musica in questione ha commentato il post chiedendole di fornirgli il suo curriculum vitae. Ma la speranza di aver trovato un posto di lavoro per la stagione è durata poco.

La risposta del titolare

Dopo averle chiesto il curriculum vitae l'uomo ha sbirciato il profilo della giovane e ha cambiato idea. "Dopo aver visto il tuo profilo Facebook non credo che tu sia la candidata che sto cercando" le ha scritto.

La giovane avendo intuito i motivi alla base del rifiuto si è quindi alterata e ha risposto: "se lei è razzista sappia che io non lo sono. Sono una ragazza normale con un compagno, quasi marito. Non le permetto di stabilire cosa posso mettere o meno sul mio profilo". A quel punto anche il titolare ha alzato i toni: "per me sei libera di frequentare anche il mostro di Firenze, ma non me la sento di affidare la cassa a chi condivide la vita con un africano".

In questo modo il titolare dell'attività ha motivato il diniego alla 18enne. Infine le ha suggerito di togliere l'immagine del profilo che la ritrae in atteggiamenti romantici con il compagno.

La ragazza arrabbiata e offesa dalle invettive di quello che avrebbe dovuto diventare il suo datore di lavoro ha reso pubblica la vicenda, che è arrivata alla redazione de "Il Fatto Quotidiano", ai cui giornalisti ha raccontato la sua rabbia. La ragazza ha reso pubblici i messaggi scambiati con il titolare del negozio di musica, e ora racconta di temere di non riuscire più a trovare un posto di lavoro.