La Chikungunya è una malattia virale che viene trasmessa dalle punture di zanzare infette e si manifesta con dolori articolari e febbre acuta. Il primo caso riscontrato di tale patologia risale a circa 65 anni fa in Tanzania. Da quel periodo cominciarono a diffondersi le prime epidemie di questa malattia virale simile all'influenza: specialmente in Asia, Africa e in Europa per la precisione in Italia. Infatti, nell'agosto 2007 in Emilia Romagna furono stati individuati i primi casi autoctoni. II sintomi della Chikungunya assomigliano proprio a quelli dell'influenza: febbre alta, cefalee, brividi, nausea e vomito.

La chikungunya è davvero così pericolosa?

Chikungunya tradotto letteralmente dalla lingua swaili significa "ciò che contorce". Infatti, tali artralgie sono così forti da limitare i movimenti dei pazienti che hanno la tendenza a rimanere addirittura immobili e assumere posizioni antinevralgiche. Tale malattia si può manifestare anche con un esantema maculopapulare pruriginoso, cioè un'eruzione alla cute di color rosso vivo che scatena forti pruriti. Solitamente, si risolve in maniera spontanea, generalmente bastano pochi giorni, ma i dolori alle articolazioni possono durare anche per mesi. Le complicazioni più gravi sono rare e possono essere di tipo emorragico entro tre o cinque giorni, o neurologico, specialmente nei bambini.

In casi rarissimi la Chikungunya può essere mortale e pericolosa, più che altro nelle persone anziane e che soffrono già di altre malattie. Il virus responsabile della Chikungunya è appartenente ad una particolare tipologia di zanzara chiamata Aedes, diffusa soprattutto nelle aree rurali, mentre è rara o totalmente assente nei centri abitati.

L'insetto fa parte della famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.

Come si previene e come si cura?

Per prevenire la Chikungunya la soluzione è evitare oppure ridurre al minimo le punture di zanzare. Quindi, bisogna utilizzare delle reti o delle zanzariere (meglio se imbevute di insetticida) all'interno delle stanze della propria abitazione, indumenti che non lascino scoperte le parti del corpo come camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi o in alternativa spruzzare repellenti sulle parti del corpo non coperte, considerando che il sudore ne limita l'effetto. Per curare la Chikungunya, non è presente alcun farmaco specifico, ma è possibile combattere il virus con antipiretici, anti-infiammatori, reintergrazione di fluidi e riposo a letto.