Da mesi ormai si discute sulla decisione di vaccinare o no i propri figli, e molteplici sono i giudizi in merito alla questione. Nella giornata di ieri, 13 settembre, presso l'ambulatorio vaccinale di Librino San Giorgio, in provincia di Catania, Andrea un bambino di sei anni, dopo pochi minuti dall'iniezione del vaccino, è svenuto, tra le grida della madre, scatenando il panico nell'edificio. Secondo le testimonianza della zia che stava prenotando il vaccino per il cuginetto di Andrea, il bambino è caduto a terra come un manichino, con gli occhi sbarrati e la lingua inghiottita.

Immediato è stato l'intervento dei medici i quali sono giunti alla conclusione che Andrea ha avuto una crisi lipotimica, cioè una breve e parziale perdita di conoscenza che non è ricollegabile in alcun modo all'iniezione del vaccino, ricordando che è anche piuttosto frequente nella vita di tutti i giorni.

Tuttavia la notizia si è diffusa molto velocemente, invadendo social e telegiornali, incrementando quella parte di popolazione che si oppone alla vaccinazione dei propri bambini. Una testimone dell'accaduto ha riferito che persino la dottoressa che aveva effettuato l'iniezione, mentre il piccolo era a terra privo di sensi, avrebbe urlato "andate via, i vaccini fanno male", notizia subito dopo smentita quando il piccolo si è svegliato.

Secondo i medici Andrea era solo spaventato, la crisi infatti si presenta generalmente in persone ipersensibili a seguito di forti emozioni.

Il piccolo Andrea, subito dopo l'accaduto, è stato portato al pronto soccorso vicino al San Giorgio, sta bene e non ha riportato nulla di grave se non qualche ematoma facciale. La vera preoccupazione secondo l’Asp di Catania (Azienda Sanitaria Provinciale Di Catania) è la disinformazione, è stato infatti da loro dichiarato “I vaccini vanno fatti”.

Vaccini si o no?

È ormai diffusa la diceria che i vaccini possono causare l'autismo, ma è davvero autentica questa affermazione? Nessuno studio scientifico è riuscito a dimostrare un collegamento tra le due cose, conferma ricevuta anche dall'Organizzazione Mondiale della sanità. L'uomo non è più in grado di riconoscere l'importanza del vaccino, è convinto che le malattie da cui si cerca di difendersi siano ormai scomparse e dimentica che tutto questo è stato reso possibile in parte proprio dal vaccino stesso.

È stato confermato che i vaccini non sono una garanzia di completa protezione per alcuni uomini, è per questo che bisognerebbe puntare su un'immunità di gregge, in modo da ridurre la probabilità che quella piccola percentuale di soggetti non immunizzati possa essere contagiata.