Mario Perivoitos, 41 anni, viveva a Wood Green, a nord di Londra, e stava girando un film sull'abuso di droghe all'interno del suo appartamento. Più che un film, era un documentario. C'era la troupe, c'erano le telecamere e gli attori, e nel cast figurava anche Mario, un abile informatico che però aveva problemi con la droga. Ed è stata proprio questa sostanza stupefacente che, al termine di una drammatica vicenda, ne ha provocato la morte.

Il suo cane, Major, ha ingerito per sbaglio un po' di cocaina e morfina, diventando improvvisamente aggressivo.

Il povero Perivoitos è stato azzannato al collo dal grosso Staffordshire bull terrier, esemplare dotato di fauci che non lasciano scampo. Il 41enne, in quei terribili momenti, avrebbe gridato frasi del tipo: "Portate il cane via da me".

Nel tunnel della droga dopo la morte del padre

Scene terribili in un appartamento londinese, durante le riprese di un documentario sulla tossicodipendenza. Un molossoide, dopo aver ingerito per caso della droga, si è scagliato contro il suo padrone. Mario non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere da parte del suo amico a quattro zampe. Per il 41enne, infatti, il suo cane era tutto, come confermato dai conoscenti dell'esperto informatico, i quali hanno evidenziato quanto l'uomo ci tenesse alla cura della bestiola.

La 35enne Angela Constantinou ha detto ai microfoni dello Standard: "Major sembrava un cane così bello".

La BBC non ha ancora confermato il fatto che Perivoitos stesse partecipando, insieme ad altre persone, ad un documentario sulla tossicodipendenza. Forse Mario era stato scritturato perché soggetto borderline e dipendente dalla droga; eppure un tempo era un ragazzo brillante, abile informatico e diligente.

La sua vita era cambiata dopo la morte del padre, nel 2007, e del ricovero della madre, affetta da demenza, in una casa di cura. Il 41enne aveva però tanti amici, tra cui Major, lo splendido esemplare di Staffordshire bull terrier.

A chiamare l'ambulanza dopo l'aggressione del cane è stato lo staff cinematografico che si trovava nella casa del 41enne.

Nonostante il trasporto in ospedale, Mario è spirato, ucciso dal suo caro amico a quattro zampe. La polizia, dopo essere arrivata nell'abitazione-set cinematografico, ha riscontrato la presenza di tracce di droga.

Tracce di morfina e cocaina nell'urina del cane

Un vicino di casa di Mario, Geoff Morgan, ha rivelato che il 41enne era in vita quando gli operatori sanitari lo hanno trasportato in ospedale. L'esperto di tossicologia veterinaria, Nicholas Carmichael, ha affermato che nell'urina del cane sono state trovate tracce di morfina e cocaina, droghe che fanno diventare gli animali molto agitati e pericolosi.

Il coroner Andrew Walker ha asserito che Perivoitos, mentre girava il film, aveva assunto un po' di cocaina ed era stato colpito da una crisi epilettica sul suo letto. Forse tale circostanza avrebbe portato il cane ad attaccare.