La terra trema in Corea del Nord: una forte scossa di magnitudo 6.3 è stata registrata intorno alle 5,30 di questa mattina ora italiana, mezzogiorno locale, con epicentro a Punggye-ri, località sede del sito per i test nucleari nordcoreani. Un minuto dopo una seconda deflagrazione di minore intensità è stata misurata di magnitudo 4.6. Nel pomeriggio domenicale nordcoreano, ovvero tre ore dopo il movimento tellurico, è arrivata l’inquietante rivendicazione del regime di Pyongyang e il sospetto che è aleggiato immediato come un incubo sul mondo si è rivelato vero attraverso la tv di Stato Kctv: ‘E’ stata testata con successo una bomba all'idrogeno’.

L’ipocentro del terremoto è stato misurato a 0 chilometri e ciò conferma la natura artificiale del sisma, provocato, appunto, dai test nel sito sotterraneo di Punggye-ri. Secondo quando riportano l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap e il China Earthquake Network Center, l’esperimento atomico è stato di una potenza pari a 100 kilotoni (un kilotone è equivalente a mille tonnellate di tritolo), ossia circa cinque volte più potente della bomba atomica sganciata a Nagasaki nel 1945.

‘Stranamore’ Kim lancia la guerra nucleare?

Dopo il lancio di missili che martedì scorso hanno sorvolato il Giappone questo ravvicinato e ben più grave esperimento della Bomba H, proibito dall’ONU, è il messaggio chiaro alla comunità mondiale del dittatore Kim Jong-un che non teme la furia di Donald Trump e, anzi, vuole accelerare la sfida al mondo dimostrando di essere in grado di poter colpire tutti gli Usa.

Sale così alta la tensione e cresce l’allerta nei paesi confinanti: la Corea del Sud ha convocato il Consiglio di sicurezza e l’esercito di Seul ha alzato il livello di allarme, mentre il primo ministro giapponese Shinzo Abe avrebbe per la prima volta fatto sorvolare i sui jet al confine nordcoreano e lo stesso gesto sarebbe stato intrapreso anche dalla Cina.

Russia, gli avvertimenti (o i presagi) di Putin

La scossa si è sentita anche nell'estremo oriente del potente confinante russo. Pur condannando fortemente quanto accaduto, il governo di Vladimir Putin invita però a mantenere la calma, ma l’avvertimento di qualche giorno fa del presidente della Federazione Russa sembra avere l’aria di un presagio inquietante: ‘Siamo sull’orlo di un conflitto di vasta scala’.

E l’intensificata corsa agli armamenti di Tokyo e Seul sembrano esserne la conferma.

L’escalation dei test atomici nordcoreani ha prodotto oggi l’esperimento più grande di sempre e, come afferma con toni trionfalistici il regime di Pyongyang, la Bomba H fatta detonare questa mattina sarebbe in grado di essere montata su missili balistici intercontinentali. Le rinnovate e intensificate minacce nordcoreane, al sesto test dal 2006 ad oggi, il primo da quando Donald Trump risiede alla Casa Bianca, rischiano fortemente di provocare un attacco militare preventivo degli Usa. ‘Si tratta di uno stato-canaglia, divenuto ormai una minaccia e una fonte di imbarazzo per la Cina, che tenta di intervenire ma con scarsi risultati’ è la stata la prima dichiarazione del presidente degli Stati Uniti: da questa mattina in poi, tutto, ma proprio tutto, è tragicamente possibile.