È giunta al capolinea la vicenda dei due dipendenti della Lidl che a marzo scorso avevano rinchiuso due mendicanti di origine Rom nel gabbiotto delle merci difettate, filmando e divulgando il video della loro azione, che divenne virale sui Social sollevando un mare di polemiche. I due lavoratori del supermercato furono licenziati per l'azione compiuta, ma hanno dovuto attendere fino a martedì per porre la parola fine a questa vicenda. Il sostituto procuratore ha infatti chiesto l'archiviazione della denuncia per sequestro di persona che era stata mossa contro di loro quando il caso era esploso.

Il commento di un dipendente della Lidl

Ramon Zurita, uno degli ormai ex dipendenti Lidl finito al centro della vicenda, ha commentato la richiesta di archiviazione sul suo profilo Facebook, rinfocolando le polemiche. 'Da mesi sapevamo che la vicenda sarebbe finita in questo modo, era scontato - scrive - ma ciò che fa venire i brividi sono state le notizie false, la sospensione decisa dai sindacati ed il fatto di averlo appreso solo in seguito tramite Facebook'. L'ex dipendente racconta di aver incontrato i sindacati solo a distanza di mesi dall'episodio, quando ormai era stato deciso il licenziamento, e si lamenta del fatto che lui ed il collega non sono mai stati consultati.

L'invettiva contro sindacati e politici

Poi ne approfitta per lanciare un'invettiva contro il sindacato, sostenendo che questo non sarebbe interessato al fatto che a chi lavora alle casse del supermercato durante il turno di lavoro è proibito bere dinnanzi ai clienti, pena il licenziamento. 'A loro non gli interessano queste cose', sentenzia il ragazzo.

Che poi inveisce contro i politici: 'Si offrono di trovarti un lavoro, ma alla condizione di partecipare ad una conferenza stampa in tv per pubblicizzare il loro partito facendo vedere alla gente che ti hanno aiutato'.

Vittorio Feltri auspica la loro riassunzione alla Lidl

Sulle colonne di Libero Quotidiano il giornalista Vittorio Feltri commenta la richiesta di archiviazione spendendo parole a favore dei due giovani.

'L'episodio diventò un caso nazionale, i due dipendenti furono linciati dalla stampa, furono trattati come dei terroristi, nonostante avessero liberato poco dopo le due donne, dimostrando che si trattava di uno scherzo di pessimo gusto e nulla più'. Feltri definisce 'sproporzionati rispetto alla portata dei fatti' i giudizi rivolti ai due dipendenti, accusati di aver sequestrato le due donne e di essere razzisti. 'Si tratta di burloni, non di delinquenti' sostiene il giornalista, che conclude auspicando un ripensamento da parte di Lidl in merito al loro licenziamento.