Nelle ultime settimane le crescenti tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti, con Kim Jong-un e Donald Trump che si sono mostrati i muscoli a vicenda, con tanto di minacce di fare ricorso alle armi nucleari, l'incubo di una guerra atomica è tornato di attualità come non accadeva dai tempi della Guerra Fredda. Una paura che in Giappone è così concreta che da alcuni mesi vengono organizzati dei corsi per spiegare ai cittadini come comportarsi in caso di apocalisse nucleare. Ma cosa accadrebbe se veramente esplodesse una guerra e fossero usate armi nucleari?

Per aiutare le persone a rendersi conto della portata distruttiva che queste potrebbero avere il ricercatore americano Alex Wellerstein ha realizzato e messo a disposizione gratuitamente online un simulatore, capace di indicare il numero di decessi provocati da un'eventuale bomba atomica in qualsiasi città del pianeta. Vediamo come funziona.

Come funziona Nukemap

Una volta collegati al sito http://nuclearsecrecy.com/nukemap è necessario impostare in quale città simulare lo sgancio di un'arma nucleare, decidendo anche la potenza di questa espressa in kilotoni. Tra le opzioni disponibili è possibile impostare se calcolare anche il numero di decessi provocati dall'esplosione e se visualizzare l'area interessata dal "fallout nucleare", ovvero la zona che sarebbe investita dal materiale radioattivo.

Le bombe sganciate durante la seconda guerra mondiale, "Little Boy" e "Fat Man" disponevano di una potenza rispettivamente di 13-18 e 18-23 kilotoni, e gli effetti cagionati sulle città di Nagasaki e Hiroshima li conosciamo tutti. Ma la tecnologia odierna ha portato allo sviluppo di ordigni capaci di sprigionare una potenza di oltre 50mila kilotoni, come la "Bomba Zar" testata dall'Unione Sovietica nel 1961 e considerata la più potente bomba all'idrogeno mai sperimentata.

Quanti morti provocherebbe una bomba atomica sganciata su Roma?

Rispetto al 1961 sicuramente la tecnologia avrà compiuto ulteriori passi in avanti, ma vediamo quali sarebbero gli effetti dello sgancio di una bomba come quella sovietica sopra descritta sulla città di Roma. L'esplosione secondo Nukemap provocherebbe l'immediato decesso di oltre 2.400.000 persone ed il ferimento di altre 780mila.

La maggioranza degli edifici della città sarebbero distrutti, e le persone che si trovano nella zona morirebbero. La nube radioattiva che sarebbe sprigionata sarebbe capace di raggiungere i balcani, investendo Croazia e Bosnia con un'alta quantità di radiazioni, ma queste in misura ridotta arriverebbero in Ungheria, Slovacchia e marginalmente persino in Polonia e Ucraina. Il fallout nucleare arriverebbe ad interessare un'area di oltre 330mila km quadrati. Ipotizzando un conflitto in cui fossero sganciate diverse bombe atomiche da parte delle varie potenze il risultato sarebbe facilmente immaginabile