Mentre la tensione nella penisola coreana resta alta, con il presidente americano Donald Trump che parlando all'Onu ha minacciato di "distruggere" la Corea del Nord nel caso che questa attacchi, emerge una sconvolgente testimonianza circa le brutalità del dittatore Kim Jong-un. A raccontare alla testata inglese 'Mirror' le atrocità a cui ha assistito è Hee Yeon Lim, figlia di un colonnello dell'esercito nordcoreano che è riuscita a scappare e rifugiarsi in Corea del Sud, dove ha cambiato nome.

Una testimonianza agghiacciante

Che il dittatore nordcoreano dall'aspetto pacioso e tranquillo sia in realtà spietato è cosa nota: basti pensare a quando, nel Gennaio 2014, aveva "punito" suo zio Jang Song Thaek ed alcuni suoi assistenti facendoli sbranare da un branco di cani, o a quando ha inviato davanti al plotone d'esecuzione l'ex ministro della Difesa Hyon Yong-chol, colpevole di essersi appisolato durante un suo comizio.

Ma le rivelazioni della 26enne lasciano comunque senza parole.

La ragazza afferma di aver assistito, insieme ad altre 10mila persone, alla mattanza di 11 musicisti, accusati dal regime di aver realizzato film per adulti. "Li hanno legati e dopo averli imbavagliati gli hanno tappato il volto, in modo che non potessero gridare. Dopodiché hanno sistemato i loro corpi in cima alla canna delle mitragliatrici, per poi aprire il fuoco e farli a brandelli", racconta Hee Yeon Lim, che prosegue con dovizia di particolari: "I loro cadaveri sono stati fatti a pezzi, il sangue ed i loro arti volavano ovunque e venivano calpestati dai carri armati". Il tutto davanti alla folla, costretta ad assistere alla macabra scena.

Le schiave di Kim

La 26enne racconta che quando frequentava la scuola le sue compagne più avvenenti venivano selezionate per lavorare come massaggiatrici del dittatore, o per diventare sue schiave sessuali. Venivano condotte in località segrete dove gli veniva offerto cibo di lusso, ma se osavano rifiutarsi di obbedire o restavano incinte, sparivano dalla circolazione.

Quando il dittatore - che è sposato e ha figli - si annoiava delle ragazze, veniva concesso loro di sposare un dirigente di alto rango del regime. Il padre di Hee Yeon Lim era tra questi, faceva parte di una ristretta cerchia di privilegiati, ma doveva dormire con l'uniforme dell'esercito e guardarsi bene dal solo menzionare il nome del dittatore.

Non percepiva nessun compenso, ma grazie al suo incarico riceveva mazzette. "La popolazione di Pyongyang sostiene Kim Jong-un perché è terrorizzata. Lui non ha pietà nemmeno per i familiari e per i più stretti collaboratori", conclude la ragazza.