La Corea del Nord ha ricevuto la sanzione. Nonostante la delibera da parte dell'Onu della sanzione riguardante il congelamento totale dei partner commerciali, la Corea del Nord non si piega. Ha deciso comunque di continuare il suo programma missilistico, accusando e minacciando tutte le nazioni che hanno partecipato al voto. L'attenzione della Corea del Nord ora è rivolta verso gli Stati Uniti, la corea del sud e il Giappone, specialmente questi ultimi due, alleati del grande invasore americano, come più volte ha detto il Leader Supremo Kim Joung-un.

Il mercato della Corea del Nord

Sono passate poche settimane da quando la Corea del Nord ha lanciato la sua prima bomba H, è stato come un fulmine a ciel sereno per le varie nazioni. In primo luogo gli Stati Uniti, promotori della sanzione più dura mai fatta contro uno stato. Nonostante questo il Leader Supremo Kim Joung-un si è detto contento, festeggiando e celebrando il grande successo raggiunto con il test nucleare, con aggiunta registrazione nel calendario coreano come momento di svolta della nazionale. In ogni caso, le azioni della Corea del Nord rappresentano una minaccia vera e propria per la stabilità e la pace mondiale. Gli Stati Uniti, per primi, hanno chiesto la sanzione, con l'apposita richiesta di bloccare ogni partner commerciale.

Privando la nazione sia di un commercio locale che oltre mare, con specifico riguardo all'importazione di petrolio e all'esportazione del prodotto tessile, di cui la Corea del Nord è uno dei più grandi produttori in Asia. Con il passare del tempo, dopo il lancio della bomba H, sono sopraggiunte nuove informazioni sulla penisola coreana riguardante il suo mercato: sono state registrate esportazioni di acciaio e carbone per i suoi vicini: Cina, Sri Lanka e India per un valore di 270 milioni di dollari.

Tra il dicembre 2016 e il maggio 2017, la penisola coreana ha esportato grandi quantità di acciaio in Cina per un valore di 79 milioni di dollari. Sempre tra l'ottobre 2016 e il maggio 2017, la sono stati effettuati altri grandi movimenti commerciali di acciaio e carbone a nazioni quali: Messico, Cina, India, Sri Lanka, Francia e Irlanda per un valore stimato di 305,713 milioni di dollari.

Tutto questo è stato eseguito nonostante l'anno scorso la Corea del Nord avesse già ricevuto una sanzione per i vari test missilistici eseguiti.

La Corea del Nord accelera il suo programma missilistico

Lo scorso 11 settembre è stato raggiunto l'accordo con il voto: sanzionare la Corea del Nord e congelare ogni suo partner commerciale, bloccando infine ogni suo conto estero e locale. La Cina il giorno prima del voto tramite la sua Banca (China Construction Bank of Agricoltural) ha bloccato ogni possibile transazione con il suo vicino. Comunque la penisola coreana non ha arretrato, anzi, ha intensificato il suo programma missilistico. D'altra parte, anche la Corea del Sud ha intensificato la sua corsa agli armamenti, istallando tramite l'aiuto degli alleati americani i THAAD ( Terminal High Altitude Area Defence ). Nessuno sa predire come tenderà la situazione tra le varie compagini, ma in questo teatro mondiale due grandi nazioni, quali Cina e Russia, hanno preso l'impegno di trovare un accordo nel risolvere la questione in modo diplomatico e pacifico.

Dopo la risoluzione 2375 votata dalle Nazioni Unite, Kim Joung-un ha annunciato il suo disprezzo, non solo agli Stati Uniti ma anche ai suoi alleati asiatici (Corea del Sud e Giappone), dimostrando che la Corea del Nord non è intenzionata a piegarsi nemmeno davanti alle Nazioni Unite. Il presidente Donald Trump ha definito l'avviso del Leader Supremo come l'ennesima minaccia e che saranno prese le dovute misure (l'istallazione dei THAAD). Allo stesso tempo il presidente della Corea del Sud Moon Jae-In ha detto che: "la nazione è pronta per qualsiasi attacco della controparte coreana". Anche il capo gabinetto del Giappone Yoshihide Suga ha aggiunto che: "è inaccettabile ed estremamente provocatoria l'espressione utilizzata dalla Corea del Nord di voler "ridurre in cenere il Giappone".

Ad oggi, la Corea del Sud ha dato il permesso agli Stai Uniti di installare una base missilistica e di accogliere nella nazione una truppa proveniente dall'America di 28.500 uomini, sempre in previsione di un possibile attacco. Queste concessioni hanno creato ancora più tensioni e nervosismo in Corea del Nord, portando la nazione ad accelerare il suo programma missilistico e nucleare. Fermare l'avanzata degli Stati Uniti per il Leader Supremo Kim Joung-un sembra essere la cosa più importante.