Secondo i giudici che hanno esaminato nei dettagli il caso dell'omicidio della donna Francesca Bellocco, fu proprio il figlio Francesco Barone ad ucciderla, perché non aveva accettato la relazione segreta che la madre aveva con Domenico Cacciola.

Figlia del boss Pietro

La donna uccisa era la figlia del defunto boss Pietro Bellocco, personaggio principale a capo della cosca della 'ndrangheta e il nipote dell'uomo, Francesco Barone, non aveva mai accettato la relazione tra i due sin dai primi tempi. Nel 2013, il figlio denunciò la scomparsa della madre che non fece più ritorno a casa così come Domenico Cacciola; secondo l'accusa sarebbe stato lo stesso figlio ad ammazzarla il 18 agosto del 2013, quando Barone venne a sapere che i due si frequentavano ancora.

Per i giudici è stata fondamentale la testimonianza di un vigile urbano che dopo qualche tempo confessò di aver visto entrare nella casa di Bellocco tre uomini dal volto coperto inveire contro la donna e di aver sentito delle grida femminili che imploravano perdono. Dalla casa l'uomo vide uscire il figlio della donna a bordo di una Fiat panda; Giuseppina Multari, nuora di Domenico e testimone di giustizia da mesi, ha confermato il fatto che il figlio della donna non aveva mai accettato la relazione con Cacciola.

"Pirdunatimi!"

Secondo quanto raccontato dal vigile, il grido che invocava il perdono era straziante, urla che potevano finire inascoltate, ma così non è stato. Ora Francesco Barone è stato condannato all'ergastolo sia per il delitto della madre, sia per detenzione e porto d'armi da fuoco, omicidi a stampo mafioso per agevolare la cosca Bellocco di Rosarno.

Cacciola era il boss di un altro clan mafioso e le rispettive famiglie avevano cercato di interrompere la relazione tra i due per evitare il peggio. Anche il marito della donna, Salvatore Barone, che ormai vive da anni in Lombardia, aveva denunciato ai carabinieri la scomparsa della donna non avendone più sue notizie da giorni.

Dopo un paio di anni di indagini, i carabinieri e la polizia sono riusciti a ricostruire i fatti e ad affermare che sarebbero stati gli stessi familiari ad uccidere e a far sparire gli stessi nelle campagne di Rosarno.

Nella notte dell'omicidio, Francesca Bellocco è riuscita a fare una telefonata al marito chiedendo perdono per aver sbagliato ad insistere con la sua relazione segreta, successivamente il figlio le strapperà il telefono dalle mani, uccidendola.