Le tensioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti d’America aumentano in seguito al discorso del presidente, Donald Trump. Inutili le richieste da parte di Russia e Cina di continuare ad usare un tono diplomatico e cercare una soluzione per le tensioni che aumentano. La posizione della Cina, contraria all’armamento nucleare di pyongyang, concorda con l’Onu nel sanzionare la Corea del Nord. Inoltre, il premier cinese, afferma che i toni di minacce assunti dall’America non sono in linea con la loro politica di distensione e dialogo. Nonostante la pressione costante, subita da Pyongyang, il paese asiatico non retrocede dalle sue decisioni.

I prossimi test missilistici, in programma nei mesi a seguire, avranno bersagli più mirati.

La linea di Cina e Sud Corea

La Cina teme una guerra nucleare che coinvolgerebbe l’intero pianeta. Una terza guerra mondiale avrebbe effetti disastrosi e risvolti che non potrebbero essere gestiti. Donald Trump, nel discorso svolto all’assemblea delle nazioni unite, ha dichiarato che la Corea del Nord andrebbe distrutta totalmente. Un piano catastrofico sia per la popolazione nord e sud coreana che per un impatto ecologico disastroso. Ciò nonostante, Donald Trump continua con la sua politica aggressiva. Nel suo discorso ammette che distruggere Pyongyang, oltre a dimostrare la forza militare statunitense, spegnerebbe la miccia accesa di una guerra nucleare.

Annientare la Nord Corea è una necessità per salvare migliaia e migliaia di vite umane che andrebbero perse in un terzo conflitto mondiale.

Pericolo reale

La Cina ha analizzato la questione strategica in base alle ultime tensioni tra Nord Corea e Stati Uniti d’America. In caso di conflitto l’America avrebbe una vittoria assoluta essendo strategicamente e militarmente avvantaggiata, ma ciò sarebbe un crimine contro l’umanità.

Al contrario la Nord Corea, in caso di attacco, rivolgerebbe le sue armi non solo contro gli Stati Uniti, ma anche contro il Sud Corea e Cina. Un fattore di rischio notevole poiché ciò porterebbe alla distruzione della popolazione civile. Analizzando i fattori di rischio e tensioni, ma anche l’aiuto dell’alleato americano, la Cina si sente in dovere di porre il suo aiuto all’America.

Tensioni diplomatiche e mercato monetario

Questa situazione, non facile, si sta riverberando sull’andamento anche dei mercati mondiali ed è questo che preoccupa maggiormente il continente asiatico. La diplomazia usata per rassicurare gli investimenti cresciuti notevolmente negli ultimi anni, non sta avendo nessun riscontro positivo. Potrebbe essere anche questo un ulteriore motivo per aumentare le tensioni tra le nazioni asiatiche.

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