In Marocco stava per succedere di nuovo, stavolta però l'esito è stato diverso rispetto al passato. Le nozze di una sposa bambina sono state fermate dalla polizia, costretta ad intervenire per l'ondata di indignazione registrata su Facebook a seguito dell'ennesimo matrimonio che avrebbe coinvolto una minorenne. Il fatto è accaduto nella città di Tetouan, nel Nord del Paese. Una 13enne insieme ad un connazionale di 27 anni erano pronti ad unirsi in matrimonio, prima che l'arrivo delle forze dell'ordine bloccasse tutto. Centinaia di invitati sono stati rispediti a casa, così come i parenti dei promessi - letteralmente - sposi.

"Soltanto una festa di fidanzamento"

Per la madre della bambina 13enne si è trattato tutto di un grosso equivoco. La donna ha affermato che si trattava soltanto della festa di fidanzamento e non del matrimonio, reso obbligatorio dalla Moudawana non prima di aver compiuto 18 anni. Da quanto è stato raccontato, sembra inoltre che la mamma della sposa abbia detto che la figlia fosse consenziente. Quasi a voler giustificare una pratica condannata dalla maggioranza degli abitanti della città di Tetouan, teatro delle nozze mancate, considerata la valanga di insulti piovuti contro gli invitati e le famiglie dei due sposi.

La cerimonia sarebbe dovuta iniziare poco prima delle 20 di questo sabato. Da subito la notizia si è diffusa sui social, ricevendo centinaia di condivisioni fin dai primi minuti.

Intorno alle 23, dopo 180 minuti di proteste in rete, la polizia è arrivata al Palazzo dei fiori in cui si stava tenendo la "festa". Le immagini della bambina non sono passate inosservate agli occhi di chi è poi intervenuto per bloccare il tutto, nonostante l'entusiasmo degli invitati, reso ancora più manifesto dagli scatti condivisi su Facebook e gli altri account social.

In un solo anno 33mila spose bambine

Che non si sia trattato di un episodio isolato lo confermano recenti statistiche, provenienti direttamente dal Ministero della Giustizia del Marocco. Secondo quest'ultime, nel 2014 ci sono stati 33 mila matrimoni che hanno coinvolto le cosiddette spose bambine, minorenni che in taluni casi avevano un'età addirittura inferiore rispetto alla ragazzina di 13 anni dell'episodio odierno.

Un dato che non deve comunque sorprendere, in un'area geografica dove fatti di questo genere si verificano con un'alta frequenza. La bambina di Tetouan è stata fortunata, ma la polizia non può intervenire per fermare tutte le nozze che coinvolgono ragazze minorenni.