Di ritorno dalla visita in Colombia il pontefice affrontando la questione dei migranti elogia quanto fatto fino ad oggi dall'Italia in tema accoglienza e per la prima volta parla della possibilità di frenare i flussi di migranti, sostenendo l'esigenza di aiutare l'Africa a crescere. Poi una riflessione sulle devastazioni climatiche: "L'essere umano è uno stupido. Solo i superbi ed i testardi non sanno riconoscere le responsabilità delle scelte politiche".

Immigrazione, il pontefice cambia rotta?

Papa Francesco rispondendo alla domanda di un giornalista sulle politiche restrittive dell'Italia sui migranti afferma di aver interloquito con Gentiloni, ma sostiene di non aver affrontato la questione e dichiara che è lecito che l'Italia, "un paese che ha fatto molto", possa regolare i flussi e frenarli laddove i numeri siano insostenibili.

Dopo avere a lungo invitato all'accoglienza e alla misericordia negli ultimi tempi la Santa Sede ha palesato comprensione nei confronti della volontà del governo di frenare le partenze dei barconi dalla Libia e gli arrivi nel paese.

Quando il giornalista chiede al pontefice di esprimersi circa il fatto che i migranti che restano in Libia vengono trattati in modo disumano, questi afferma di essere grato all'Italia e alla Grecia per quanto hanno fatto in tema accoglienza, ma afferma che "aprire il cuore" non è sufficiente, e che i governi devono affrontare il tema con la prudenza. "Quanti posti abbiamo? Inoltre occorre ricordare che oltre a ricevere i migranti è necessario integrarli". Infine il Papa ricorda il problema umanitario, ovvero tenere in considerazione le condizioni in cui vivono i migranti, spesso costretti in luoghi simili a lager.

Infine il Papa affronta la questione africana: "nella coscienza di massa c'è il principio che l'Africa vada sfruttata. Spesso quando i paesi ricchi si recano in Africa è per sfruttare. Un principio che è necessario capovolgere e dire: l'Africa è amica e dobbiamo aiutarla a svilupparsi".

Circa maltempo e cambiamento climatico

Interrogato circa i danni provocati dall'uragano Irma ed i cambiamenti climatici e la responsabilità di quei capi di governo che li negano, Papa Francesco ha invitato chi nega che il fenomeno a parlare con gli scienziati, "che sono precisi e molto chiari". Il pontefice cita il caso dell'imbarcazione russa che dalla Norvegia ha raggiunto il Giappone attraversando il Polo Nord senza incontrare formazioni di ghiaccio, e sottolinea come secondo alcuni scienziati il tempo per rimediare stia per scadere.

"Gli effetti dei cambiamenti climatici sono evidenti, e la scienza ha indicato cosa dobbiamo fare. Tutti siamo responsabili, ognuno di noi rappresenta una gocciolina". Poi ha auspicato che i politici ascoltino e assumano delle decisioni in merito: "Non è una cosa sulla quale possiamo scherzare" ha concluso.