A Padova, nella Scuola elementare "Antonio Rosmini”, è stata formata per la prima volta una prima classe composta da soli bambini figli di immigrati. In totale gli alunni sono 24 e non c'è traccia di un solo italiano. Sembra proprio che il fenomeno dell'immigrazione si stia facendo sentire in primis nelle scuole, dove il numero dei bambini stranieri sta raggiungendo quello degli italiani.

Gli immigrati fanno più figli

Con il passare del tempo sempre più bambini di genitori stranieri saranno presenti nelle nostre scuole. Già negli anni passati erano saliti agli onori della cronaca classi di scuole elementari dove la presenza degli italiani era decisamente esigua rispetto al totale, ma questa volta si è formata addirittura una prima classe elementare senza neppure un connazionale.

Il Veneto non è l'unica regione dove si verificano casi simili, anche in Lombardia il numero degli stranieri è particolarmente elevato. In una scuola elementare, in Via Paravia a Milano, il numero dei bambini stranieri raggiunge la metà di tutto l'istituto. Questa situazione probabilmente può portare alla formazione di scuole ghetto, dove l'integrazione risulta più complicata: i bambini italiani che rimangono sono spaesati, i genitori si domandano "con chi parlerà mio figlio se gli altri non parlano italiano?", altri invece sono proprio scappati, iscrivendo i figli in altre scuole. I genitori sono preoccupati in quanto i bambini stranieri della stessa nazionalità tendono a fare gruppo e questo comporta l'isolamento degli italiani.

Le domande però non se le pongono solo gli italiani, ma anche gli stranieri: "Se mio figlio in classe non avrà compagni italiani come potrà integrarsi nella società ?". Il problema alle elementari è soprattutto la lingua italiana, ovvero il momento in cui i bambini imparano a leggere e scrivere. Per questo motivo le scuole primarie preoccupano di più rispetto alle medie o alle superiori, dove invece si suppone che già la conoscano.

Gli stranieri alle superiori

Mentre le elementari sono il nocciolo del problema, le superiori lo sono meno anche se anche qui ci sono delle particolarità significative. Restando sempre in Lombardia, allo Schiaparelli-Gramsci di Milano, c'è una prima superiore con 25 alunni di cui solo 5 italiani. Ma qui il problema è inferiore, meno sentito, poiché i ragazzi stranieri anche se con cognome non italiano sono di seconda generazione quindi già integrati.

A Padova, invece, la difficoltà è maggiore, dove alcuni maestri hanno addirittura pensato di equiparare l'inglese all'italiano per favorire i bambini stranieri.