Don Ruggero Conti, condannato a 14 anni e due mesi di carcere con l'accusa di aver abusato di sette ragazzini che gli erano stati affidati nella sua parrocchia di Selva Candida durante il periodo estivo, è scappato dalla clinica di Genzano dove era ricoverato.

Ricoverato a Genzano

Don Ruggero Conti martedì è fuggito in taxi dalla casa di cura di Genzano: voleva far perdere le sue tracce, e così si è diretto a Milano, ma è stato tempestivamente rintracciato dai carabinieri dopo la chiamata effettuata alle forze dell'ordine dai responsabili della clinica che avevano denunciato la fuga dell'uomo.

Al sacerdote era stato comunicato che di lì a pochi giorni sarebbe stato trasferito in carcere per scontare i restanti 11 anni dei 14 e due mesi di pena a cui era stato condannato. Dunque, stando alle prime indiscrezioni, Don Ruggero sarebbe fuggito dalla clinica della provincia di Roma, dove si trovava per svariati problemi di salute, per evitare di finire in prigione. Fino ad oggi, infatti, si trovava agli arresti domiciliari, scontati prima a Viterbo e poi nella struttura sanitaria di Genzano.

Pena definitiva

Il 30 giugno del 2008, mentre si stava preparando per volare a Sydney dove avrebbe partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù, Don Ruggero venne arrestato. Fu accusato di essersi reso responsabile di molestie su sette bambini che frequentavano il suo oratorio per 10 anni, tra il 1998 e il 2008, periodo nel quale era stato il parroco della Chiesa della Natività di Maria Santissima a Selva Candida.

Nel corso delle indagini emersero anche altri dettagli: Don Ruggero, infatti, era già stato accusato di abusi perpetrati nella regione Lombardia 25 anni prima, un caso che però era andato in prescrizione. Nonostante ciò, la Procura decise comunque di far testimoniare le tre vittime durante il primo processo.

L'uomo ha sempre dichiarato di essere innocente, e tantissimi giovani testimoniarono a suo favore, affermando di aver sempre considerato Don Ruggero come un vero padre e come un "faro" nella vita, presentandosi in tribunale con delle magliette bianche recanti uno slogan in difesa del parroco.

Nel 2011 Don Conti venne sospeso dal sacerdozio e fu condannato a 14 anni e due mesi in appello, confermati anche nel 2015 dalla Cassazione.

Dopo la fuga di cui si è reso protagonista in questi giorni, il prete dovrà scontare in carcere i restanti 11 anni relativi alla sua condanna. Questa vicenda è stata definita uno dei casi più gravi e delicati tra quelli che hanno colpito di recente la Chiesa italiana. Attualmente Don Ruggero è sorvegliato in una clinica milanese.