Si è risolto tragicamente il caso della sedicenne scomparsa dieci giorni fa, che ha tenuto il Salento con il fiato sospeso. Noemi Durini, proveniente da Specchia (Lecce) è stata uccisa dal fidanzato a pietrate e poi sepolta tra i sassi. E' stato proprio quest'ultimo a indicare il luogo in cui era sepolto il cadavere ai carabinieri; sotto un cumulo di pietre di un muro a secco, in località San Giuseppe a Castrignano, vicino Santa Maria di Leuca.

Il ragazzo, che ha confessato l'omicidio, è stato accusato di omicidio colposo mentre si pensa che sia stato aiutato anche dal padre, quantomeno ad occultare il cadavere.

I sospetti

I sospetti fin dal momento della scomparsa si sono concentrati sul fidanzato, ma ad accelerare le indagini è stato il sequestro dell'auto, appartenente ad un membro della famiglia del ragazzo, sulla quale i due erano stati visti la sera della scomparsa, il 3 settembre, da una telecamera di Specchia. Quella è stata l'ultima volta che Noemi è stata vista viva.

Sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere si sono recati il capo della procura di Lecce, Leone de Castris ed i pm che si occupano delle indagini.

La denuncia

La famiglia ha denunciato la scomparsa il 6 settembre, dopo che mancava da casa da ben tre giorni. La ragazza si era allontanata già altre volte da casa per qualche giorno in seguito ai litigi che avvenivano di sovente con i genitori, e la speranza di questi era che anche questa volta sarebbe tornata.

I principali motivi di litigio della ragazza con i suoi parenti era la scelta di condurre una relazione amorosa con il fidanzato, che non era visto di buon occhio da nessun componente della famiglia. Noemi però non aveva mai voluto sentire ragioni ed aveva continuato a portare avanti la relazione con il diciassettenne di Alessano.

La relazione turbolenta

Noemi però aveva spesso manifestato disagio con le amiche, raccontando loro di essere anche stata maltrattata. Del rapporto difficile tra i due ci dà conferma anche Facebook dove qualche giorno prima della sua scomparsa le ragazza aveva pubblicato un post molto significativo sull'amore tossico.

Sia il profilo che le conversazioni Facebook con il fidanzato sono state analizzate nel dettaglio dai carabinieri, che lo hanno accusato di omicidio, mettendolo con le spalle al muro.

Il rapporto tra i due ragazzi era sempre stato ostacolato dalla famiglia di Noemi, infatti solo poche settimane prima della scomparsa la madre, Imma Rizzo, aveva denunciato il fidanzato alla procura per i minorenni, con l'accusa di violenza. La madre era molto preoccupata per la coppia di ragazzi, e soprattutto per l'indole violenta di lui.

La notizia dell'omicidio

La notizia della morte della figlia adolescente ha gettato i genitori nello sconforto: la madre è stata colta da un malore e portata d'urgenza all'ospedale di Specchia, mentre il padre ha cercato di raggiungere il luogo del ritrovamento del cadavere ma gli è stato impedito di avvicinarsi al mucchio di pietre sotto cui era sepolta la figlia.

Nel pomeriggio amici e parenti si sono riuniti presso l'abitazione di Noemi, per stare vicino ai familiari.