Torre Angela, quartiere di Roma. Un uomo di colore di nazionalità nigeriana, con in mano un piccone, ha seminato il panico tra i residenti. Nonostante la polizia lo avesse fermato due volte, ha continuato a "distruggere tutto". Un ulteriore episodio di inciviltà nella capitale, dopo lo stupro a Villa Borghese ai danni di una donna tedesca di 57 anni, il terzo nel giro di una settimana.

Alcuni cittadini hanno iniziato a protestare contro la sindaca Virginia Raggi, destinataria di alcuni striscioni posti all'ingresso del Borghetto che recitano polemicamente: "Raggi dove sei?".

Si teme un'escalation delle violenze che hanno contrassegnato l'inizio del mese di settembre.

A Torre Angela un 31enne nigeriano fa quello che vuole

"Sta distruggendo tutto". La richiesta di aiuto alle forze dell'ordine da parte dei residenti del quartiere Torre Angela di Roma Est iniziava sempre con la stessa frase. Il 31enne di colore indicato dai cittadini romani ha realmente distrutto tutto ciò che aveva sotto tiro con il piccone che impugnava fra le mani. Prima si è accanito contro una statua religiosa posta nei pressi della parrocchia Santi Simone e Giuda Taddeo, poi ha divelto gli specchietti di alcune auto che si trovavano in sosta nella via adiacente alla chiesa presa di mira.

In un secondo momento, l'uomo ha seminato il panico in alcuni palazzi del quartiere, provando ad entrare di forza nelle abitazioni, dove fortunatamente non è riuscito ad arrivare.

Non pago, ha iniziato a scaraventare a terra dei vasi, accompagnando le sue azioni con delle urla spaventose che hanno terrorizzato i residenti. Fra il primo e il secondo episodio, nel frattempo, sono intervenuti i poliziotti che lo hanno condotto in ospedale per gli accertamenti del caso. Due interventi che si sono rivelati inutili, visto quanto accaduto successivamente.

In serata, infatti, le forze dell'ordine sono state allertate ulteriormente, e in quest'occasione l'uomo è stato fermato e denunciato. L'arresto, però, non è stato per niente facile.

Incubo Kabobo

Martedì 19 settembre, il nigeriano è tornato a seminare il panico e al Commissariato di Polizia locale sono giunte decine di segnalazioni.

Stavolta gli agenti, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a fermare definitivamente l'uomo che sarà processato per direttissima. Le accuse nei suoi confronti sono di danneggiamento, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.

L'episodio ha ricordato da vicino quello che qualche anno fa ha avuto come protagonista Kabobo, il ghanese di 34 anni che nel 2013 ha ucciso a colpi di picconate tre persone nel quartiere Niguarda di Milano. I residenti di Torre Angela, dopo l'accaduto, hanno manifestato tutta la loro preoccupazione, affermando di non sentirsi sicuri.