Alle 5.30 di questa mattina è divampato uno spaventoso incendio alla Roncadin di Meduno, colosso mondiale della pizza surgelata. Le fiamme hanno divorato dapprima la parte vecchia della fabbrica, per poi distruggere quattro linee produttive, del valore ciascuna di 10 milioni di euro, oltre ai capannoni di cui non è rimasto altro che cenere. La roncadin spa non è famosa soltanto in Italia, dove è presenze con le sue pizze nella maggior parte dei supermercati italiani, ma anche nel mondo, dove spesso la pizza lascia molto a desiderare. L'incendio di stamani è un danno economico grave per tutta la provincia di pordenone, senza dimenticare le famiglie dei lavoratori a cui l'azienda dava da mangiare in senso lato.

L'incendio alla Roncadin

I vigili del fuoco sono stati impegnati a domare le fiamme che hanno avvolto lo stabile della Roncadin per più di 4 ore, fino a quando alle 10 la minaccia dell'incendio è stata definitivamente cancellata. In totale hanno lavorato dalle 5.30 di stamani 15 mezzi e 40 vigili del fuoco, affiancati per l'occasione dagli uomini della Base Usaf di Aviano, località situata in provincia di Pordenone. Domato l'incendio, si è appreso che due terzi della fabbrica sono inagibili.

Le conseguenze di tutto ciò sono sotto gli occhi di tutti, in primis del fondatore Edoardo Roncadin. Come detto, il danno è per l'azienda. In secondo luogo però occorre fare una visione d'insieme, per rendersi conto che le fiamme di oggi non hanno colpito soltanto la Roncadin di Meduno, ma anche l'intera economia di Pordenone e di tutta la regione del Friuli Venezia Giulia.

Dalla politica intanto sono arrivate le prime risposte. Uno dei primissimi a parlare con il fondatore della rinomata azienda è stato Sergio Bolzonello, vice presidente della regione friulana, che ha assicurato il massimo appoggio per una ripresa quanto più celere possibile dell'attività.

'Riflessi incalcolabili'

Difficilmente il padre fondatore Edoardo Roncadin si dimenticherà la giornata odierna.

Due terzi della sua fabbrica sono andati distrutti, con "riflessi incalcolabili", come ha ammesso lui stesso davanti ai giornalisti occorsi sul luogo in cui erano divampate le fiamme questa mattina. Parlando con assoluta franchezza, Roncadin ha spiegato che non sa al momento se la sua azienda avrà le capacità e le possibilità di mantenere le attuali commesse e i clienti stessi. Complessivamente, il numero delle persone a cui lo stabile dà lavoro è pari a 550. Una stima approssimativa vedrebbe dunque 1.000 individui circa in difficoltà. Un dramma forse ancora maggiore.