Avevano allestito una piantagione di marijuana con piante alte anche tre metri, da far invidia ad una delle migliori aziende agricole della zona. Ma Giovanni Mereu e Antonio Casseddu, entrambi 27enni residenti ad Orgosolo, non avevano fatto i conti con gli agenti di Polizia del Commissariato di Orgosolo e della Squadra Mobile di Nuoro che la scorsa mattina - dopo un lungo lavoro di pedinamenti ed intercettazioni ambientali – li hanno arrestati praticamente in flagranza di reato dopo che – secondo l’accusa – avevano appena rifornito i serbatoi d’acqua che avrebbero dovuto innaffiare le piante cariche di marijuana che sono state trovate in un terreno abbandonato vicino alla provinciale 58, esattamente lungo il tratto che da Orgosolo porta a Locoe.

Le piante in totale erano 13 e la marijuana era anche di ottima qualità.

Il pusher minorenne

Nell’inchiesta è finito anche il fratello minorenne di uno dei due arrestati. Durante la perquisizione effettuata infatti dalla Polizia in una delle abitazioni dei 27enni, sono stati trovati anche 14 mila euro in contanti. Tutti in banconote da 20 e 50 euro. Ma non solo, in un locale nelle vicinanze di una delle due abitazioni è stato anche ritrovato un sacchetto di plastica che conteneva circa 200 grammi di marijuana. Oltre a questo c’erano anche diversi bilancini di precisione che - dopo le indagini - sono risultati essere di proprietà del minorenne. Per questo motivo anche il fratello più piccolo è stato denunciato dal Tribunale dei minorenni di Sassari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Un via vai sospetto

Le indagini della Polizia sono iniziate qualche mese fa quando gli investigatori si sono accorti di strani movimenti dal paese di Orgosolo alla zona di campagna in località Locoe. In particolare da tempo alcuni giovani (i due cugini arrestati) trasportavano con una jeep dei grossi bidoni d’acqua che a qualcosa pur dovevano servire.

Per questo motivo – anche grazie all’ausilio degli specialisti della Polizia Scientifica – hanno iniziato i pedinamenti, le intercettazioni ambientali e gli appostamenti.

Fino a quando – dopo aver raccolto numerosi elementi a loro carico – sono passati all’’azione scoprendo una piantagione di marjuana composta da 13 piante, alte parecchi metri, e quasi pronte per essere tagliate ed essere vendute. Una di queste è stata ritrovata nell’auto dei due arrestati che sono stati fermati e arrestati dalla Polizia proprio poco dopo essersi allontanati dalla piantagione.