Ieri si è tenuta l'ultima puntata del divorzio tra Silvio Berlusconi e veronica lario, con gli avvocati del Cavaliere che vogliono annullare gli alimenti all'ex moglie. Il team di legali del fondatore di Forza Italia, rappresentato dal signor Pier Filippo Giuggioli, punta all'azzeramento dell'assegno da 6 zeri che ogni mese finisce nel conto corrente della Lario. Si parla di 2 milioni di euro versati mensilmente, somma stabilita al momento della separazione. Una volta che la sentenza sarà definitiva, la cifra scenderà a 1,4 milioni. Una cifra che i comuni mortali si sognano, ritenuta però equa dalla difesa che assiste Veronica.

Il caso Grilli-Lowenstein

La richiesta di azzeramento degli alimenti a Veronica Lario si basa sulla recente sentenza della corte di Cassazione in merito al caso Grilli-Lowenstein. Nel maggio scorso la corte ha stabilito che l'ex ministro Vittorio Grilli non è più tenuto a versare gli alimenti all'ex moglie Lisa, poiché il parametro su cui fare affidamento è quello dell'indipendenza o autosufficienza economica dell'ex coniuge. Una piccola - grande rivoluzione, visto che fino al quel momento ci si è sempre basati sul tenore di vita precedente, quando la moglie (o il marito) era ancora felicemente unita in matrimonio.

"Carta canta", come direbbe qualcuno. Di fronte ad una sentenza che stabilisce quanto appena scritto, risulta difficile credere che possa essere riservato un trattamento differente alla causa del divorzio di Silvio Berlusconi e la signora Lario.

Strada in discesa dunque per il Cavaliere? Sembrerebbe proprio di sì, anche se per la decisione della Corte d'appello di Milano occorrerà attendere ancora qualche settimana. I giudici hanno tempo per decidere fino ad un massimo di 60 giorni, durante i quali sarà presa una scelta.

La difesa di Veronica Lario

I legali dell'ex moglie di Berlusconi promettono battaglia.

La difesa della signora Lario ha infatti sostenuto come il nuovo orientamento sancito dalla recente sentenza sul divorzio di Vittorio Grilli e Lisa Lowenstein sia errato e in quanto tale non debba essere applicato alla causa che vede l'ex primo ministro italiano da una parte e Veronica Lario dall'altra. A sostegno della loro tesi, il pool di avvocati della donna rimarca come il matrimonio fra i due ex coniugi sia durato 25 anni e che siano nati tre figli, sottolineando come abbia dato un contributo personale alle nozze.

Qualora i giudici di Milano dovessero respingere la richiesta dei legali di Berlusconi, nelle tasche di Veronica finirebbero qualcosa come 46 mila euro al giorno, 1.900 euro all'ora, 32 euro al minuto.