E' inquadrata nella costellazione dello Scorpione, si trova a 600 anni luce di distanza da noi, con una magnitudo di 1,07 è la sedicesima stella più brillante visibile dal nostro emisfero e facilmente riconoscibile per il suo colore roso-arancio, ha un raggio di circa 845 volte quello del sole ed è quindi una delle stelle più grandi conosciute.

Selfie di una stella morente

antares si trova alla fine del suo ciclo vitale,e quando collasserà si trasformerà in una brillante supernova con una magnitudo che potrà variare da -15 a -20, ma in attesa che l'inevitabile avvenga un team di astrofisici dell'Università Cattolica del Nord di Santiago (Cile), capitanati dal dott.Keiichi Ohnaka, sono riusciti ad ottenere quella che viene definita la fotografia più bella di una stella, ad esclusione del nostro sole.

Immagine senza precedenti

Per ottenere queste immagini di qualità incredibile, i ricercatori hanno sfruttato tutta la potenza del Very Large Telescope Interformeter (VLTI) dell'ESO (osservatorio europeo astrale) installato presso l'osservatorio di Paranal posto su una montagna a 2350 m, nel deserto di Atacama, in Cile.

Il sistema sfrutta l'osservazione di ben quattro telescopi, che vengono raggruppati creandone uno unico virtuale molto potente che raggiunge uno specchio di 200 metri. Il telescopio è stato poi associato ad uno strumento chiamato AMBER che ha permesso di immortalare gli straordinari dettagli di Antares.

Mappa di una super gigante rossa

I dati ottenuti, hanno consentito per la prima volta, di creare una mappa bidimensionale della velocità dei materiali che compongono questa spettacolare gigante rossa, e hanno anche fatto emergere un dato curioso al quale non è ancora stata data una risposta scientifica, infatti, è stata registrata una strana turbolenza di gas a bassa densità che non è associabile ai moti di convenzioni stellari (quelli che in alcune stelle fanno si che l'energia dal nucleo sia trasferita agli strati più superficiali della stella).Questo metodo di osservazione per ottenere le immagini e le mappature di Antares verranno in un prossimo futuro usati per l'osservazione di altre stelle, ma per il momento i ricercatori vogliono concentrasi per provare a capire l'esatto motivo delle turbolenze. Tutti i dettagli della ricerca, e le immagini ad infrarossi, sono stati pubblicati sulla rivista Nature e sul sito dell'osservatorio europeo astrale.