In mattinata è emerso un ulteriore dettaglio choc sullo stupro di Rimini. Butungu, il capo del branco, avrebbe la tubercolosi. A lanciare l'indiscrezione è il Corriere Adriatico, secondo cui ancora non è dato sapere se le vittime delle violenze sessuali siano state o meno contagiate. Di pochi giorni fa la notizia della marcia indietro di Butungu su quanto accaduto la notte tra venerdì 25 e sabato 26 agosto. Il congolese di fronte agli inquirenti ha sostenuto che ai danni della trans non ci sia stata violenza, in quanto si erano messi d'accordo prima sul denaro che avrebbe poi ricevuto.

Una tesi che ha scatenato un vespaio di polemiche sui social.

Butungu sarebbe risultato positivo al test della Tbc

Utilizziamo al momento il condizionale poiché la rivelazione del Corriere Adriatico non ha ancora trovato riscontri ufficiali ma, se confermata, sarebbe grave. Butungu - lo ricordiamo - è accusato delle violenze ai danni della studentessa polacca di 26 anni e della trans peruviana, insieme agli altri 3 componenti del branco, tutti minorenni. Qualora venisse accertata la positività del congolese alla tubercolosi, sia la giovane polacca che la trans potrebbero essere state contagiate.

Sempre stando al resoconto del Corriere Adriatico, circa la gravità della presunta Tbc contratta da Butungu non si sa ancora molto.

Non è dato nemmeno sapere se sia stata realizzata una profilassi per tutte quelle persone che, in quest'ultimo periodo, sono venute a contatto con il capo del branco di Rimini. La situazione rimane tesa, specialmente perché si naviga ancora nell'incertezza. Al momento, rimane confermato il dispositivo di arresto per il congolese, che come gli altri 3 accusati rimane in carcere.

Per lui e per le sue vittime però la situazione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.

Prelevato il Dna ai quattro del branco

Nella giornata di ieri, come riporta Il Secolo d'Italia, è stato prelevato il Dna ai quattro giovani del branco. Le analisi saranno cruciali per accertare che quella notte tutti e quattro abbiano abusato della ragazza polacca prima e della trans peruviana poi, tramite la comparazione dei resti di Dna trovati sugli indumenti delle vittime.

Nel frattempo i due fratelli minorenni sono stati divisi: uno è rimasto all'interno del carcere minorile di Bologna, l'altro invece è stato trasferito a Torino. Trasferimento anche per Butungu, che si trova ora nel penitenziario della città di Pesaro.